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Napoli-Juventus, Allegri: “Futuro? Discuterò con Agnelli. Reazioni post Atletico esagerate, la decisione di chiudere i social…”

Napoli-Juventus, Allegri: “Futuro? Discuterò con Agnelli. Reazioni post Atletico esagerate, la decisione di chiudere i social…”

Le dichiarazioni del tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, alla vigilia della sfida contro i partenopei

Mediagol93

E' tutto pronto per il big match tra Napoli e Juventus, in programma domani sera al San Paolo.

Manca sempre meno alla sfida tra azzurri e bianconeri, attualmente separati da ben 13 punti in classifica. Un dato significativo che, tuttavia, non rispecchia i rispettivi momenti vissuti dalle due compagini: se i partenopei sono reduci da due importanti successi maturati in campionato e in Europa League che hanno rilanciato le loro ambizioni, i piemontesi, sono tutt'oggi in cerca di riscatto dopo il pesante ko contro l'Atletico Madrid.

Argomento trattato in conferenza stampa dal tecnico bianconero, Massimiliano Allegri, alla vigilia dell'insidiosa trasferta di Napoli.

“Ho visto il presidente l’altro giorno e come tutti gli anni ci vedremo ancora per parlare di come sta andando l’annata e del futuro, ma senza problemi. Poi deciderò, deciderà, decideremo, senza nessun problema. Io sono legato alla Juve, in quattro anni ci siamo tolti tante soddisfazioni, siamo ancora in corsa per campionato e Champions, dispiace per le reazioni che ci sono state. Si erano create aspettative per cui la Juve con l’Atletico doveva vincere 3-0. Questo è poco da persone intelligenti. L'allenatore si è inoltre soffermato sulla questione modulo: “La possibilità di giocare con due centrocampisti, due centrocampisti e mezzo, c’è. Se giocheranno Dybala e Bernardeschi con Ronaldo e Mandzukic, avremo solo Kean in panchina, altrimenti uno tra Bernardeschi e Dybala starà fuori. Credo che la Juve domani farà una grande partita. Ronaldo domani giocherà. Uno tra Bentancur ed Emre Can sarà in campo. Domani ci giochiamo due terzi di scudetto. E’ questione di matematica”.

 Inevitabile la parentesi relativa all'imminente chiusura dei suoi profili social: "Allegri giovedì ha chiuso i suoi account Twitter e Instagram, così dalla conferenza ci si aspettava una spiegazione. Eccola: “Il fatto che il mio addio ai social abbia fatto rumore è un problema. Scrivevo solo un messaggio dopo la partita. Come sono entrato, così sono uscito. Ero a cena e ho detto ‘domani chiudo i social’. Mi pare una cosa normale, sono un essere umano che decide di uscire”. E ancora, pensando alle critiche ricevute online: “Contro chi è negativo io non posso fare nulla. Bisogna fare un salto in avanti. Questa è educazione in generale. Se dopo una sconfitta si vede tutto nero, vuol dire che qualcosa non torna”. Il ragionamento si allarga, diventa quasi sociologico: “I social purtroppo sono uno strumento valido, ma non per tutti. Pedofilia, stalking, tutto questo nasce dai social perché la gente si nasconde, è un problema sociale”.

Chiosa finale sul rapporto con i tifosi bianconero: "Chiaramente il rapporto con i tifosi della Juve, che non lo hanno mai amato al 100%, ha legami con questa decisione. A una domanda sull’ingratitudine nei suoi confronti, Allegri ha opposto il suo modo di essere: “Io sono così. Lavoro con grande passione e grande entusiasmo. I tifosi allo stadio mi hanno sempre rispettato e hanno fatto sentire il supporto, non posso che ringraziarli. Io non leggo i social, è normale che ho sentito le critiche ma sono cascato dal pero. Che le critiche dopo Madrid ci siano è giusto, ma qui sono dettate da un’aspettativa che va oltre la realtà. Pjanic aveva 38 di febbre, Khedira è stato operato al cuore. Se si perde il contatto con la realtà, non è un problema mio”. Allegri poi ha lanciato un messaggio per il 12 marzo, che sembra più che altro rivolto alla curva e ai pensieri di sciopero del tifo: “Al ritorno ci sarà bisogno di tutti, di uno stadio che dovrà spingere la squadra a fare l’impresa. Non di gente che viene a guadare la partita”.