Nel capoluogo siciliano ha prestato la sua opera professionale in due diversi momenti storici, lasciando un segno profondo sul piano umano e professionale. La Sicilia nel destino della parabola professionale di Bortolo Mutti, che nel triennio alla guida del Messina, dal 2003 al 2006, ha edificato due vere e proprie imprese sportive, una storica promozione in Serie A con i peloritani ed un settimo posto, piazzamento sorprendente e prestigioso, nella prima stagione dei giallorossi in massima serie.Nel 2001-2002 un campionato brillante nel Palermo dell'era Sensi, squadra costruita con raziocinio ed in economia, con Bombardini, Cappioli e La Grotteria idoli dei tifosi rosanero che sognavano il ritorno in A. Nel 2011-2012 il ritorno al "Barbera" per subentrare a Devis Mangia, conquistando una salvezza relativamente tranquilla con il Palermo di Zamparini che iniziava ad imboccare il suo percorso societario involutivo.
serie d
Mutti-Mediagol: “Il nuovo Palermo è sulla strada giusta. Castagnini e Sagramola? Dico la mia. Con Sforzini a Modena… “
L'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it da Bortolo Mutti, ex tecnico di Atalanta, Palermo e Messina
L'ex tecnico di Atalanta e Napoli ha analizzato il nuovo corso del Palermo targato Mirri-Di Piazza nel corso di un'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it.
"Il nuovo corso societario del Palermo? Conosco molto bene Sagramola e Castagnini, sono profili complementari e dirigenti di grande spessore. Sicuramente, con l'avvento della nuova proprietà ed il relativo assetto organizzativo, a Palermo si è aperto un ciclo molto importante. Adesso è chiaro che ripartire non è facile perché bisogna sempre vincere con sudore e sacrificio i campionati che non vengono di certo regalati a qualsiasi livello. Ritengo che la strada intrapresa sia davvero molto positiva. Bisogna riuscire ad ottenere, da quest'anno, una promozione in Serie C, tornare in fretta nel professionismo e poi andare avanti con ulteriori ambizioni. Penso che, per il Palermo, sia stata data una svolta determinante anche livello societario ed in ottica futura. Aneddoti particolari che che mi legano ai profili di Castagnini e Sagramola nel corso del mio percorso professionale? Con Renzo Castagnini non ho mai lavorato insieme ma ci conosciamo fin dai suoi trascorsi a Cosenza e abbiamo anche delle amicizie in comune. Con Renzo siamo sempre stati in contatto e abbiamo intrattenuto rapporti molto cordiali, è una persona di spessore sotto il profilo calcistico e umano. Lo stesso vale per Sagramola con cui ho un rapporto di stima reciproca trasparente e sincero. Ai tempi di Palermo lo ricordo dirigente brillante, operativo e molto presente, ci vedevamo al campo e veniva sempre alle sedute di allenamento settimanali. In momenti in cui ci sono state delle tensioni, Rinaldo riusciva sempre a smussare le situazioni spigolose con grande buonsenso e molta serenità. Entrambi, con le rispettive competenze, sono due figure con conoscenze profonde e prettamente calcistiche che daranno una grande mano al nuovo Palermo. Se riesco a vedere qualche partita di Serie D? La prima cosa che faccio la domenica al termine delle gare è andare a controllare i risultati di Palermo e Messina. Del resto non conosco bene né il campionato né i giocatori. Su Sforzini posso dire che è un ragazzo eccezionale. È stato il centravanti del mio Modena e lo conosco bene. Peccato che Ferdinando non abbia fatto la carriera che meritava. Aveva tutte le qualità per ritagliarsi più spazio e ottenere più soddisfazioni."
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