Il talento cristallino di Josip Ilicic visto da Bortolo Mutti.
serie a
Mutti-Mediagol: “Ho visto sbocciare Ilicic a Palermo, Atalanta realtà ideale per lui. Tutti i segreti del club di Percassi…”
L'intervista esclusiva concessa da Bortolo Mutti, ex tecnico di Atalanta, Palermo e Messina, alla redazione di Mediagol.it
L'ex tecnico di Atalanta e Palermo ha guidato il trequartista sloveno durante la sua ultima esperienza sulla panchina del Palermo nella stagione 2011-2012. L'ex Fiorentina ha approcciato l'universo del calcio italiano con la maglia rosanero, nella stagione 2010-2011, proveniente dal Maribor, avversario della compagine allora allenata da Delio Rossi in Europa League. Tecnico esperto, competente e pragmatico, Mutti ha rilevato Devis Mangia sulla panchina del club di Viale del Fante l'anno successivo. Josip Ilicic, seppur discontinuo, a tratti indolente, mostrava ,già dagli albori della sua esperienza in Sicilia, stimmate e potenzialità da giocatore di altissimo livello. L'ex tecnico di Palermo e Messina ha rilasciato un'interessante intervista esclusiva alla redazione di Mediagol.it nel corso della quale si è soffermato sul percorso professionale dello sloveno e sulla stagione strepitosa dell'Atalanta di Gasperini.
"Ilicic è maturato calcisticamente tardi? Josip a Palermo era molto giovane, attraversava dei momenti di tristezza dal punto di vista personale. Si era allontanato dal suo mondo, dalla sua città. Igor Budan riusciva sempre a stargli vicino e dargli una mano. Era in una fase embrionale, un periodo di formazione e le sue grandi potenzialità già si intravedevano durante i suoi trascorsi rosanero. Quando si trasferì all'Atalanta, alcuni giornalisti mi chiesero pareri su Josip e io ho sempre dato responsi estremamente lusinghieri e positivi. Ilicic aveva bisogno di trovare un ambiente sicuro, sereno ed entusiasta, fiducioso nel club e nei suoi calciatori, e lo ha trovato in Bergamo. Questo è un ambiente che si presta a determinate situazioni perché ha una tifoseria molto vicina alla squadra con un senso di appartenenza e la cultura del perdono, c'è maturità e consapevolezza nel capire che la squadra può incappare in brutte prestazioni, senza mai attaccare i giocatori, anzi, cercando di proteggerli assumendosi, talvolta, anche la responsabilità dei momenti difficili. L'Atalanta ha proprio aperto le sue braccia al talento di Josip, per permettere allo sloveno di esprimersi al meglio, lo dimostrano anche le reti che sta mettendo a segno, vere prodezze sotto l'aspetto tecnico. Josip Ilicic è un patrimonio atalantino e di tutti coloro che amano il calcio, spero possa durare per tanto tempo. I segreti dell'Atalanta? Dietro c'è un lavoro di un consolidamento societario e strutturale. A Zingonia si respira un'area molto avveniristica che va dalla qualità dei campi da gioco agli aspetti logistici: società ed infrastrutture davvero all'avanguardia! Ci sono impianti adatti alla formazione e sviluppo del vivaio, contesto virtuosoin cui far crescere i più giovani su cui c'è molta attenzione e cura. Lo staff ha grande conoscenza del settore giovanile ed una visione ampia a livello internazionale anche sotto il profilo del marketing. Dunque, un lavoro molto approfondito sin dalle basi, il tutto contornato da una società economicamente solida che ha sempre cercato di allargare gli orizzonti anche a livello di mercato con il direttore sportivo Sartori, un grande dirigente di cui si parla poco. Un ds molto capace e competente. Gli sponsor giocano un ruolo primario per rendere l'Atalanta un club di dimensione internazionale oltre alla capacità imprenditoriale della famiglia Percassi. Speriamo che la Dea possa continuare a migliorarsi e a mantenere questo eccellente standard di risultati.
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