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Mutti-Mediagol: “Gioie e rimpianti della mia carriera. Col Messina impresa indimenticabile, forse assisterò al derby. Il mio futuro…”

CESENA, ITALY - APRIL 22:  Bortolo Mutti head coach of Palermo during the Serie A match between AC Cesena and US Citta di Palermo at Dino Manuzzi Stadium on April 22, 2012 in Cesena, Italy.  (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)

L'intervista esclusiva concessa da Bortolo Mutti, ex tecnico di Atalanta, Napoli e Palermo, concessa ai microfoni di Mediagol.it

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La Sicilia nel destino professionale di Bortolo Mutti.

Tra le diverse e significative esperienze del tecnico originario di Trescore Balneario, quelle vissute sulle panchine di Messina e Palermo sono state certamente le più esaltanti. Momento apicale in carriera per l'ex tecnico di Atalanta e Napoli è certamente la storica promozione in Serie A ottenuta alla guida della compagine peloritana, partendo dall'ultimo in classifica posto fino ad arrivare alla conquista della massima serie. Tre stagioni alla guida dei giallorossi culminate con il prestigioso settimo posto ottenuto da Zampagna e compagni al primo anno in Serie A. Due stagioni alla guida dei rosanero; la prima nell'era Sensi, 2001-2002, la seconda con Josip Ilicic e Franco Vazquez due fra i grandi talenti allenati dal coach bergamasco nel corso della sua esperienza nel capoluogo siciliano.

Bortolo Mutti ripercorre i momenti salienti della sua carriera, unitamente alle prospettive in chiave futura, nel corso di un'interessante esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it: "Qual è stata la mia esperienza più esaltante in panchina?  Il risultato più gratificante è stato la vittoria del campionato a Messina dalla Serie B alla A. Insieme all'altra esperienza siciliana con il Palermo, quella vissuta sulla panchina del Messina con cui ho vinto il campionato cadetto partendo dall'ultimo posto e arrivando fino alla promozione in Serie A è stata certamente indimenticabile. Per il Messina centrare la A è stato qualcosa di magnifico dopo tantissimi anni. Come mai un tecnico della mia esperienza non allena al momento in un club professionistico? Probabilmente ci vogliono le conoscenze giuste. Io ho sempre lavorato in maniera non proprio solitaria ma autonoma, senza l'ausilio o il supporto di grandi procuratori. Probabilmente questa mia scelta la sto pagando solo ora, ma mi ritengo fortunato per il percorso professionale che ho compiuto fin qui. La voglia di allenare c'è ancora, nonostante i miei 65 anni, però mi rendo conto che diventa sempre più difficile rientrare decisamente nel giro. Non alzo mai bandiera bianca. Tornare un giorno a lavorare in Sicilia? Io in Sicilia ci tornerei sempre. È la mia seconda casa come dico a tutti. Se dovessi rinascere e tornare a vivere a vivere un'altra vita, lo farei in Sicilia. Inoltre, probabilmente domenica prossima potrei andare a Messina poiché sono stato invitato ad assistere al derby di Serie D tra FC Messina e l'ACR Messina. Il mio legame con la vostra isola lo porterò sempre nel cuore e spero di rivitalizzarlo quanto prima."