serie d

Morgia: “Ricordo i playoff persi col Savoia, non sarei mai andato via da Palermo. Serie D? I rosanero non hanno rivali”

"Non è facile vincere dieci partite di fila come ha fatto il Palermo. Conosco Ricciardo, Sforzini, il direttore Castagnini con cui ho giocato insieme e credo stiano facendo un ottimo lavoro"

Mediagol92

"Vent'anni fa arrivai a Palermo convinto dal presidente Ferrara. Costruimmo una squadra di giovani per la serie C2 ma diventammo protagonisti in C1. Erano quasi tutti ragazzi palermitani. Meritavamo di vincere il campionato ma arrivammo secondi alle spalle della Fermana".

Inizia così l'intervista rilasciata ai microfoni de La Repubblica da Massimo Morgia, ex allenatore del Palermo, attualmente tecnico del Chieri. "Giocammo i play­off contro il Savoia - ha proseguito Morgia -. Di quella partita si disse e si scrisse tanto. All'andata perdemmo 1­-0 nei minuti finali, mentre al ritorno giocammo in nove uomini per la maggior parte della gara finendo addirittura in otto a causa di tre espulsioni. Per noi fu una mazzata. Avevamo riportato l'entusiasmo in città dopo anni sfortunati. La domenica riuscivamo a far riempire lo stadio dopo aver ricostruito con i palermitani un feeling perduto".

Morgia conosce bene il campionato di Serie D e attualmente detiene il record di panchine consecutive alla guida del Palermo, 71. La stagione successiva alla splendida annata di Serie C1, il tecnico venne esonerato: "Non sarei mai andato via da Palermo. Dopo aver sfiorato la promozione e perso i play­ off rimasi per amore della città. Il giorno in cui decisi di prolungare il mio contratto alla Favorita si presentarono 500 tifosi. Mi chiamò anche il sindaco. Poi la società fu venduta a Sensi e venni esonerato. L'anno dopo decisi di allenare il Savoia".

Proprio con i campani, Morgia inflisse una pesante sconfitta ai rosanero, perdendo poi al ritorno al Barbera per 1-0 con un gol di Cappioli: "Ricordo che giocammo una partita perfetta. Nella gara di ritorno la Favorita era piena: sugli spalti c'erano 30 mila persone ed io fui accolto da una marea di fischi. Alla fine vinse il Palermo 1­-0 con un gol segnato al novantesimo. Quando uscii dal campo i tifosi continuavano a fischiarmi per il 5­-1 dell'andata, ma ho sempre pensato che quei fischi fossero solamente affetto".

Oggi, Morgia, allenatore del Chieri, quando può segue il Palermo di Rosario Pergolizzi: "Non è facile vincere dieci partite di fila come ha fatto il Palermo. Conosco Ricciardo, Sforzini, il direttore Castagnini con cui ho giocato insieme e credo stiano facendo un ottimo lavoro. Penso che alla fine il Palermo non avrà rivali".