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Morganella: “Io, il Palermo, Dybala, Ilicic e Belotti. Miccoli e quel regalo”

Morganella: “Io, il Palermo, Dybala, Ilicic e Belotti. Miccoli e quel regalo”

“Palermo è casa mia, ho tanti amici, mio figlio è nato in questa città. Ho subito alcuni infortuni, ho vissuto di tutto. Ancora oggi mi sento con i tifosi rosanero e quando posso mi piace passare le vacanze a Palermo"

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Michel Morganella ed i ricordi che lo legano alla Sicilia.

L'ex difensore del Palermo, nonché attuale calciatore del FC Chiasso, è stato il protagonista di una lunga intervista concessa nel corso di una diretta Instagram sul canale di Taca La Marca.

La stagione – “Reputo la mia stagione abbastanza positiva, dopo essermi ritrovato senza squadra e dopo l’avventura di Livorno, ho avuto questa possibilità di rientrare con il Chiasso. Avevo voglia di giocare e mi sono trovato bene in questo club.”

L’assenza del pubblico – “Mi manca tantissimo il pubblico, la gente allo stadio mi carica soprattutto nei minuti finali quando le energie iniziano a mancare. Basti pensare a ciò che ho provato in tanti anni al Barbera, dove ho trovato una tifoseria eccezionale.”

Palermo – “È casa mia, ho tanti amici, mio figlio è nato in questa città. Mi sono confrontato con tanti campioni, ho subito alcuni infortuni, ho vissuto di tutto. Ancora oggi mi sento con i tifosi rosanero e quando posso mi piace passare le vacanze a Palermo.”

L’avversario – “In Italia mi sono confrontato con Cavani, Pato, Ibrahimovic, ma sono onesto quando dico che mi ha fatto soffrire Giovinco, ai tempi di Parma, con le sue caratteristiche da brevilineo.”

Ilicic – “È fortissimo, ha un sinistro devastante, sembra un giocatore normale ma è davvero eccezionale, soprattutto con la palla al piede, inoltre ha una buona corsa. Personalmente lo reputo un top player della Serie A.”

Euro 2020, Italia-Svizzera – “Mi aspetto una partita bellissima e molto complicata, la Svizzera ha creato tanto con il Galles ma allo stesso tempo ha sprecato molto, manca un po' di peso in attacco a questa nazionale, per certi versi l’Italia ha prodotto meno azioni da gol ma ha dimostrato una grande gestione dell’incontro tenendo il possesso palla. Sinceramente che vinca il migliore.”

Xhaka – “È un giocatore molto bravo tecnicamente, abile nei passaggi e che legge molto bene il gioco. Se lo vuole Mourinho credo che si tratti di un calciatore di valore, ritengo che gli farebbe bene un’esperienza in Italia, visto che si tratta di un ottimo campionato.”

Ricordi di Palermo – “Miccoli dopo la vittoria con la Juventus regalò a tutti i compagni di squadra, anche a chi non era sceso in campo, una penna di valore con incisa la data “04-10-2009” per ricordare quell’indimenticabile successo per 2-0. Stesso discorso per Barreto che dopo la promozione in A ebbe il pensiero di donare a tutti noi un bellissimo orologio.”

Obiettivi futuri – “Devo curarmi per ritornare al meglio, ho tanto piacere di giocare al calcio e la passione è tanta in tal senso.”

Palermo – “Ho seguito per quello che ho potuto i rosanero, mi sono sentito con alcuni amici che sono in squadra, ho visto la sfida con l’Avellino ed è stato un peccato. Palermo come piazza merita di più, mi piacerebbe un giorno ritornare.”

Belotti – “È un grande giocatore, dopo l’esperienza all’Albinoleffe arrivò in rosanero, all’inizio non era un titolare fisso, non ha mai mollato, è sempre stato sul pezzo e la sua carriera parla per lui.”

Dybala – “Nel mio passato in rosanero ho vissuto delle cene sudamericane con lui, in Serie B anche lui giocava poco, dopo le vacanze era un calciatore completamente diverso, teneva palla e faceva gol. In Serie A ha fatto vedere il suo valore, alla Juventus ha fatto benissimo, nell’ultima stagione gli infortuni hanno inciso sul suo rendimento.”

Tecnici – “Devo molto a Christian Gross, giocavo in un torneo internazionale con l’under 21 del Basilea il mio ruolo in origine era quello dell’attaccante ma in quella partita il direttore mi fece schierare come terzino, la partita andò in onda in tv, e così il mister decise di portarmi in prima squadra. In Italia è stato determinante Tesser, inoltre a Palermo ho instaurato un ottimo con Iachini.”

La prima rete in A contro il Cagliari – “Non sono un bomber ed ho tatuaggio con la data di quel giorno dove ho trovato la mia gioia in A con la maglia del Palermo per giunta al Barbera tra la mia gente, è stato davvero emozionante.”

L’esordio con la nazionale – “Ho fatto tutta la trafila nelle selezioni giovanili della Svizzera sino alla nazionale maggiore con la quale ho esordito contro la Romania. È stata una sensazione bellissima sentire l’inno, è stato un onore indossare quella maglia.”

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