Problematiche e criticità insite nella realtà di un movimento che vuole ripartire di slancio, grazie a professionalità e passione di dirigenti e tesserati a vario titolo. L'universo del calcio dilettantistico in Sicilia vuole riappropriarsi della propria dimensione nella sua accezione più pura, tornando a regalare emozioni, gioie e sogni a tutti coloro che trepidano all'interno ed ai confini del rettangolo di gioco. Dopo l'incubo Covid-19, che ha profondamente colpito l'esistenza di ognuno di noi e stravolto equilibri e dinamiche del sistema calcio a tutti i livelli, c'è voglia di tornare progressivamente e gradualmente alla normalità nel massimo rispetto delle norme di sicurezza a tutela della salute pubblica e della vita umana.
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Morgana-Mediagol: “Ecco perché mi candido alla presidenza della LND Sicilia. Calcio e Covid-19, si può ripartire”
L'intervista concessa dal vicepresidente della Lega Nazionale Dilettanti Area Sud, Sandro Morgana, alla redazione di Mediagol.it
L'attuale vicepresidente area Sud della Lega Nazionale Dilettanti con Delega al Calcio Femminile, Sandro Morgana, prossimo candidato alla presidenza della LND Sicilia, ha illustrato stato di salute e prospettive del calcio dilettantistico dell'Isola nel corso di un'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it.
IL CALCIO DILETTANTISTICO SICILIANO, L'ANELLO DEBOLE, NELL'ANNO DEL COVID - "Certo, è ovvio che soffriamo e che le nostre società, in primis, stanno soffrendo e sono in difficoltà, che hanno bisogno di aiuto e di sostegno. Noi abbiamo voluto fortemente la ripartenza perché il calcio dilettantistico ad oggi è l'anello debole della catena. La debolezza è anche determinata dai numeri perché noi abbiamo circa diecimila associate in tutta Italia. Quindi, quando si deve fare un intervento finanziario per venti società è facile, ma quando lo stesso intervento deve essere fatto per diecimila società è un altro discorso, tant'è che noi per favorire la ripartenza abbiamo determinato uno stanziamento di dieci milioni di euro per sostenere tutte le società della Lega Nazionale Dilettanti, da quelle che militano in Eccellenza a quelle in Terza Categoria. Evidentemente, dividere dieci milioni di euro per diecimila società, in ragione anche della loro dimensione, quindi un contributo per l'Eccellenza, uno per la Promozione, per la Prima, la Seconda e la Terza. Evidentemente è stato un aiuto, è stato un sostegno ed a questo abbiamo anche aggiunto delle risorse dalla legge n.8 della Regione Siciliana, che sono state importanti e che abbiamo rimesso sul sistema, abbiamo raddoppiato l'intervento per il premio giovani. In una dimensione nella quale l'economia della Nazione soffre nella maniera in cui tutti noi stiamo vedendo, è evidente che il sistema dilettantistico che si basa, oltre che sulla dimensione della passione dei nostri dirigenti, che per fortuna è altissima, anche su altri capisaldi stia soffrendo. Io in questi giorni ho parlato con tante società ho parlato con quasi tutte le società siciliane e tutti hanno voglia di ripartire, nonostante la crisi, nonostante il Covid, nonostante queste difficoltà. Il problema è che le aziende soffrono, che le sponsorizzazioni vengono sempre più a mancare. Quindi, questa dimensione di passione che ci aiuta, ci deve mettere nella condizione di rimettere in piedi il sistema. Per me è fondamentale ripartire a gennaio, ma è fondamentale anche ripartire in un contesto nel quale il sistema calcistico, per quanto in difficoltà, deve determinare aiuti concreti per le sue società per favorire la ripartenza. Perché se noi diamo quello che possiamo, in questo momento, anche in termini di servizio, qualora non ci fossero nell'immediato risorse finanziarie, noi comunque aiutiamo il sistema. A questo aggiungiamo che abbiamo mantenuto fermo l'impatto dei protocolli per le società regionali, perché per le società che fanno attività nella Lega Nazionale Dilettanti la Serie D sta continuando come sta continuando il campionato Femminile di Serie C che di comune accordo con le società facciamo ripartire a gennaio. Sappiamo benissimo che queste società da protocollo, devono fare un tampone prima di ogni gara, se noi li mettiamo in una situazione di questo genere, a livello regionale, è ovvio che i costi saranno enormi. Allora, il nostro impegno è di tenere in equilibrio la dimensione della tutela della salute, dei nostri associati, dei nostri calciatori, dei nostri tecnici, insieme all'esigenza della ripartenza. Comprendiamo bene che è difficile, ma il protocollo, quello che vale per le categorie regionali, non lo possiamo toccare perché altrimenti faremmo danno. Quindi, il nostro impegno è in questa direzione, in questa dimensione, dobbiamo fare in modo che la ripartenza avvenga, avvenga presto. noi sappiamo che l'incidenza del Covid, durante una partita di calcio è assolutamente minimale, il Covid si prende altrove, con gli assembramenti, si prende probabilmente com'è avvenuto nel mio caso, viaggiando, spostandosi tanto, negli aerei, negli aeroporti, nei ristoranti, nei taxi, girando. Ma l'incidenza durante un evento sportivo è minimale. Lo Sport è vero che è salute? Se noi dobbiamo tutelare la salute, dobbiamo fare anche sport, questo è il mio pensiero.
CANDIDATURA ALLA PRESIDENZA DELLA LND SICILIA - ELEZIONI DELL'8 GENNAIO 2021 - "Io sono andato via nel 2014 perché ritenevo che quando uno fa una cosa deve avere gli stimoli giusti. Io sono stato presidente della Federcalcio Sicilia per due mandati e credo di averlo fatto al meglio delle mie possibilità, almeno, non devo essere io a dire se ho fatto bene o ho fatto male. Credo però di averlo fatto con tanto impegno, con tanta passione e con tanta voglia di spendere me stesso in favore del calcio siciliano. Credo di aver fatto un buon lavoro a livello nazionale in questo momento, tant'è che non mi sono risparmiato di nulla, continuando a viaggiare, a costo di rischiare. La genesi della mia candidatura alla presidenza della LND Sicilia sta in una parola sola, io ho lasciato il mio cuore in Sicilia e quindi mi riapproprio del mio cuore, del mio sentimento e per fare questo io ho sondato le società siciliane. C'è stato grande affetto, grande sostegno. C'è stata la spinta ed il sostegno del mio grandissimo amico Santino Lo Presti che lo ha voluto insieme a me e che andrà a ricoprire un incarico nazionale, in modo che la Sicilia sia sempre rappresentata, perché è fondamentale avere un uomo nelle istituzioni nazionali, per poter sostenere la dimensione regionale. Io qua le dico che non sono abituato a risparmiarmi e non sono abituato a fare una cosa perché devo stare seduto su una poltrona, se volevo stare seduto su una poltrona stavo a Roma, dove stavo bene e non avevo problemi , invece voglio ritornare a riappropriarmi del mio cuore, qua in Sicilia, con le società siciliane, con tutte le persone che mi vogliono bene, con tutti gli amici e sono certo che tutti insieme faremo bene e sapremo rilanciare il calcio siciliano. Insieme alle società, insieme ai dirigenti, insieme alla squadra che abbiamo formato e grazie all'aiuto di Santino Lo Presti, io credo che faremo grandi cose.
PROGRAMMI:ACCORGIMENTI O RIFORMA STRUTTURALE? - "I punti cardine del mio programma? Io penso che complessivamente vanno cambiate le cose che vanno male, ritengo che la LND e la sua organizzazione complessiva funzionino. Dobbiamo mettere in moto alcuni accorgimenti per fortificare il sistema, soprattutto, dal momento che ci accorgiamo che il sistema viene insidiato da questi nemici oscuri ed invisibili. Dobbiamo, per il futuro, essere preparati ad affrontare questi eventi che nella vita non avremmo pensato mai di dover fronteggiare, mi sembra di essere in un film. Faccio una sola promessa al sistema calcistico siciliano: ci metterò tutto me stesso, come sempre".
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