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Mirri: “Orlando non mi ha fatto nessun favore. Dicono che non ci sono soldi e intanto siamo andati a Bisceglie con il charter”

Le dichiarazioni del presidente del Palermo

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Dario Mirri a tuttotondo con i tifosi del Palermo.

La squadra allenata dal tecnico gelese Roberto Boscaglia non sta vivendo uno dei suoi migliori periodi, ma nonostante questo il presidente del club rosanero Dario Mirri ha deciso di rispondere alle domande di alcuni supporters del Palermo. Il patron della società di viale del Fante, infatti, risponderà alle domande dell’associazione Amici Rosanero, ovvero il gruppo di tifosi riconosciuto dal club come soggetto giuridico unico per la rappresentanza dell’azionariato popolare. Di seguito, quindi, alcune delle dichiarazioni rilasciate dal presidente del Palermo Dario Mirri durante l’incontro con l’associazione Amici Rosanero trasmesso in diretta su Facebook.

"La gara è stata vinta perché la nostra proposta è stata infallibile, ho chiesto al sindaco di pubblicare anche le altre proposte. Erano solo chiacchiere, i fatti non li ha realizzati nessuno. Orlando non mi ha fatto nessuna cortesia, ma ha preso atto su un progetto a cui abbiamo lavorato sia io che Sagramola per tre mesi. Lo stesso Ferrero ha presentato un progetto di due pagine, che progetto ha. Abbiamo richiesto di pubblicare gli altri progetti, ma nessuno si è fatto avanti. Perché la scelta Palermo? Ho ragionato con il cuore, ci vuole però raziocinio nelle cose perché nessuno è pronto a gettare via soldi. Il calcio è anche un investimento, sono convinto che il Palermo possa essere un ottimo investimento ma se non fosse stata questa squadra non lo avrei fatto. Store? Ci siamo trovati uno store con il vecchio marchio del Palermo, non conosco quale fosse il loro accordo ai tempi di Zamparini. Se ci sarà qualcuno che vorrà sviluppare qualcosa siamo pronti, avevamo avviato l'idea di aprire dei corner con controllo diretto. Aprirà questo venerdì un negozio con tutta la parte merchandising, dobbiamo crescere in tanti settori. Ci vuole il tempo e la serenità per ripartire un po' su tutto. Ritiro a Petralia? Non compete a me rispondere a queste domande. Siamo insieme dal 10 agosto, riconosco che ci sono delle difficoltà che non dipendono però dalle amichevoli non disputate. Rigiocare una partita? La finale di Coppa Italia del '78, ma direi che sarebbe stato perfetto vincere la finale di Roma con 40000 persone all'Olimpico. Marchio Palermo? La strategia migliore è vincere, quello su cui dobbiamo lavorare sono le vittorie. Stiamo facendo un investimento sul museo, qualcosa che dà valore nel tempo. Dicono che non ci sono soldi e intanto siamo andati a Bisceglie con il charter".

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