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Mirri: “Il ritiro non sarà in Sicilia, c’è un motivo. Ecco quanti giocatori compreremo”

Mirri: “Il ritiro non sarà in Sicilia, c’è un motivo. Ecco quanti giocatori compreremo”

Tempo di bilanci in casa rosanero: ecco di seguito le parole del patron del Palermo, Dario Mirri

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Parola a Dario Mirri.

Per il Palermo, dopo l'addio definitivo ai playoff, è tempo di bilanci.

Si è fermata ad Avellino la corsa del Palermo targato Filippi, costretto a salutare così il sogno promozione dopo il ko rimediato al “Partenio-Lombardi” deciso dalla zampata dell’attaccante biancoverde, Sonny D’Angelo. Inutile il successo maturato tra le mura amiche del “Renzo Barbera” per i rosanero, in quanto il miglior piazzamento in classifica degli irpini ha decretato il passaggio del turno degli stessi. Eliminazione, a seguito della quale, per il Palermo è necessario trarre un bilancio sulla stagione appena conclusa.

Quest’oggi il presidente rosanero, Dario Mirri, è intervenuto in conferenza stampa per fugare rebus e dubbi legati alle più svariate contingenze che riguardano il mondo rosanero. Di seguito, le sue dichiarazioni.

"Boscaglia non ci ha detto che i calciatori che avevamo preso non andavamo bene per il suo sistema di gioco. Filippi ha avuto l'elasticità di cambiare modulo di gioco. L'aspetto negativo è stato senza dubbio l'inizio che è stato non felice, abbiamo iniziato con ritardo rispetto ad altre squadre. Boscaglia fino al 3 agosto allenava l'Entella. Sulle famose amichevoli possiamo dire che non si poteva giocare contro squadre non professionistiche, l'unica squadra era il Catania ma amichevole-derby son due parole che non vanno di pari passo. Si impara dagli errori per non rifarli, il prossimo ritiro non si farà in Sicilia perchè dobbiamo essere sicuri di poter affrontare qualche amichevole contro una squadra professionistica. Boscaglia non è stato un errore, vorrei organizzare diversamente la gestione della squadra. Note positive sono i giovani ragazzi che abbiamo scelto in D e che si sono confermati anche in C. Loro sono una base alla quale sono stati aggiunti giocatori d'esperienza. Tutti hanno dato il loro contributo e ripartiamo da una base che l'anno scorso non avevamo, prenderemo un massimo di 5-6/8 giocatori e non 12 come l'anno scorso. Il Catania da 6 anni che fa questa categoria come il Bari, allora li dovrebbero ammazzare? È cambiato il mondo e la realtà, porteremo avanti il progetto ricordando che servono le competenze e non i soldi altrimenti il Monza avrebbe centrato la A. La C si vince con gli uomini".

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