serie d

Mirri: “Il Palermo merita la promozione in C, un altro anno di D sarebbe una presa in giro. Acquistare vecchio logo? Ecco cosa penso”

Fiducia di riprendere? Noi siamo strapronti, sennò i giocatori non sarebbero rimasti qui a Palermo per tutto questo tempo. Mancano solo otto partite. Per completarlo ci vuole pochissimo"

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"Abbiamo richiesto la cassa integrazione per quei cinque collaboratori che potevano andarci, non siamo eroi ma stiamo realizzando un progetto imprenditoriale. Per i calciatori non è prevista questa cosa, pagheremo tutti gli stipendi regolarmente. Non stiamo facendo qualcosa di straordinario, stiamo rispettando i nostri impegni".

A dirlo è il presidente del Palermo, Dario Mirri, ai microfoni di TRM. Il numero uno del club rosanero ha parlato a 360 gradi dell'attuale momento che sta attraversando la società: "Quanti soldi abbiamo perso? Non abbiamo fatto un conto preciso. Abbiamo perso sicuramente gli incassi da stadio, ho letto che parecchi i tifosi vogliono nemmeno il rimborso. Troveremo delle formule per ringraziarli - ha sottolineato Mirri -. Sicuramente nelle ultime gare in casa l'incasso sarebbe stato significativo, ma non è questo che cambia il nostro progetto che si fonda sull'entusiasmo. Le ultime gare per i nostri tifosi sarebbero state una grande gioia e una grande festa utile a superare le sofferenze passate. Mi dispiace anche che i calciatori non possano ricevere l'affetto che avrebbero meritato".

"Fiducia di riprendere? Noi siamo strapronti, sennò i giocatori non sarebbero rimasti qui a Palermo per tutto questo tempo - ha proseguito Mirri -. Manca l'ultimo quarto di campionato, solo otto partite. Per completarlo ci vuole pochissimo. A Gravina ho chiesto di considerare tutto questo, in questo modo si evitano ricorsi e a dare il verdetto sarebbe il campo. Il nostro desiderio è quello di tornare a giocare, ma è chiaro che ci vogliono anche gli altri".

Tra le tante domande per l'imprenditore palermitano anche quella relativa alla possibilità di acquistare il vecchio logo: "L'interesse ci può essere, ma prima è da vedere di chi è questo logo. Quando si capirà di chi è magari si deciderà se prenderlo. Noi come tanti altri potremmo essere interessati”. Difficile, invece, per Mirri la possibilità di ripescaggio in Serie B: "Rischierei di illudere i tifosi, bisogna avere i piedi per terra. E' impossibile".

Leghe e federazioni non hanno ancora deciso ufficialmente come andare avanti, ma Mirri esclude categoricamente la possibilità che i rosanero rimangano un altro anno in Serie D: "Non prendiamo neanche in considerazione questa possibilità. Il Palermo merita la promozione, credo che nei prossimi giorni si saprà qualcosa di più concreto. Se dovessero optare per l'annullamento mi sembrerebbe una presa in giro per tutti quanti".

Infine, anche una domanda da parte di un tifoso del Catania: "Cosa penso dell'attuale situazione? Io sono uno di quei tifosi che andava sempre in trasferta a Catania - ha specificato il presidente del Palermo -. Non ho mai condiviso l'andare oltre, loro sono i grandi avversari in campo ma quando si va oltre è una cosa mi ha sempre ferito e non ne ho mai compreso le motivazioni. Quello che avverto è una sorta di distanza tra la squadra e la città di Catania, si sono create delle condizioni che non consentono un ulteriore sviluppo. Il mio augurio è che il Catania si possa risollevare al più presto per incontrarci, non scontrarci, quanto prima", ha concluso Mirri.

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