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Milan, Salvini: “Non mi risulta si sia giocato alcun derby. Conte? Per me esiste solo quello dell’Inter”

Il leader della Lega: "Per i 'buu' ai giocatori di colore fermiamo la partita e i 'buu' al bianco? E' chiaro che vai allo stadio e non alla Scala. Un vaffa può scapparti senza guardare il colore"

Mediagol97

Non mi risulta si sia giocato alcun derby. Campionato sospeso, ci sono state delle amichevoli

Apre così il proprio intervento ai microfoni di TMW Radio, nel corso della trasmissione radiofonica Maracanà, il segretario federale della Lega Matteo Salvini. Nel corso dell'intervista, il noto politico italiano e tifoso del Milan, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in merito al derby perso dai rossoneri contro l'Inter per 2-0, soffermandosi inoltre sul delicato momento di forma della squadra allenata da Marco Giampaolo.

Come sta Matteo Salvini dopo il derby?

"Come sempre dopo aver perso un derby meritatamente. Mi spiace per mio figlio, dopo aver visto il Milan di Capello e Sacchi hai praticamente visto tutto. E' brutto trascinarsi in questa mediocrità. Cambiano giocatori, allenatori e dirigenti, ma non i risultati. Non è una questione di vittorie. C'è modo e modo di perdere. Qua si fanno più passaggi indietro che in avanti. C'è un centrocampo che non partorisce un pallone neanche sotto tortura. Abbiamo comunque enormi margini di miglioramento, è difficile fare peggio".

Su Marco Giampaolo.

"In uno sport e paese normale si aspettano almeno 14 giornate per dare un giudizio. Da tifoso dico che è preoccupante che si cambi modulo e giocatori ogni volta. Dal derby mi porto via un Leao che qualche sprazzo lo ha dato e un Theo Hernandez che vale otto volte Rodriguez. Spero la società abbia le idee chiare perché i problemi e le soluzioni partono dai vertici. Quindi se hai le idee chiare in alto le vedi in campo".

Sul momento di Piatek.

"E' chiaro che se ti arrivano due palloni giocabili è difficile fare l'attaccante. Poteva far meglio di testa sul cross di Leao. Ma arriviamo a dieci tiri nello specchio da inizio stagione o no? Piatek rischia di fare il palo della luce. Se non giochi a pallone è difficile fare gol. Abbiamo preso una rete che neanche in promozione con l'Inter. C'è qualcosa che non va a livello tattico".

Ci sono differenze con il Milan dello scorso anno?

"Non vedo differenze con il Milan di Gattuso. Io sono per il solido e vincente 4-4-2".

Sull'interruzione dell'arbitro Orsato per i "buu" razzisti a Dalbert.

"Ha fatto bene e detto questo ovviamente l'educazione viene prima di tutto. Poi c'è da dire una cosa: per i 'buu' ai giocatori di colore fermiamo la partita e i 'buu' al bianco? E' chiaro che vai allo stadio e non alla Scala. Un vaffa può scapparti senza guardare il colore. Era un ambiente diverso prima. C'era una sana rivalità. Finita la partita ti bevevi un caffè e andavi a casa. I buu li avrei riservati a tanti giocatori bianchi sabato sera (ride, ndr.)".

L'Inter è da Scudetto?

"Da milanista non posso che augurarglielo (ride, ndr.). Vedo anche un buon Napoli e una buona Juventus. Noi del Milan abbiamo fatto finta di non essere competitivi fino a oggi".

Tra i due Conte quale teme di più?

"Per me ce ne sta uno solo, quello in panchina dell'Inter. Lo rispetto e non è un voltagabbana".