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Miccoli: “A Palermo grande gruppo. Amauri il più forte, Cavani mi ha sorpreso. Vicenda extracalcio? Che Dio mi perdoni…”

"Non mi sono mai nascosto, ci ho messo sempre la faccia e ho sempre chiesto scusa per quello che è successo. Speriamo passi in fretta, è una cosa che vorrei mettermi alle spalle e non pensarci più"

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"Noi eravamo un grande gruppo, io ne ero orgogliosamente il capitano. Però avevo la fortuna di avere dei ragazzi intorno che erano tutti dei capitani".

Ricorda così gli anni a Palermo, Fabrizio Miccoli. L'ex numero dieci rosanero, intervistato da Calciomercato.com, ha poi proseguito: "Io portavo la fascia però avevo la fortuna di avere al fianco grandi uomini come Balzaretti, Cassani, Migliaccio, Nocerino, Liverani e tanti altri. Eravamo veramente un gruppo molto unito e abbiamo pensato, visto tutto l'amore che avevamo ricevuto in quegli anni dai tifosi del Palermo, di cercare di fare qualcosa in questo momento molto difficile. Abbiamo creato questa iniziativa che si chiama 'Insieme per Palermo'. La Fondazione Sicilia ci ha dato una grossa mano perché ha donato 50000 euro, stiamo raccogliendo tantissimi soldi che andranno direttamente alla Coop che, in base alle registrazioni delle famiglie al comune di Palermo, distribuirà la spesa a quelle bisognose. E' veramente il minimo che possiamo fare per questa città".

Il Romario del Salento ha realizzato tantissimi gol con la maglia del Palermo e proprio nel capoluogo siciliano nacque la sua storica esultanza: "Io volevo omaggiare Rey Misterio infatti in un Palermo Lazio misi la sua maschera però l'arbitro mi ammonì. Da lì non la misi più per evitare un cartellino giallo a partita praticamente. Allora scelsi di fare il gesto di John Cena".

Tantissimi compagni di altissimo calibro, tra cui Amauri e Cavani: "Ama era il più forte giocatore con cui ho giocato dal punto di vista fisico. Fortissimo di testa, quando stava bene reggeva da solo l'attacco. Un vero numero nove, per intenderci. Edinson mi ha sorpreso, lo dico sinceramente. Già al Palermo si vedeva che era un grandissimo giocatore però lui è esploso al Napoli, lì è diventato un fuoriclasse. Noi in allenamento vedevamo che era una macchina, poi in quegli anni a Palermo sono passati giocatori con una classe incredibile come Pastore e Ilicic o Dybala stesso".

La rete col Milan nei minuti finali, il tiro a giro con la Juventus in trasferta ma il gol più bello Miccoli lo realizzò in un Palermo-Chievo: "C'era Sorrentino in porta e tirai da 45 metri. E' stato molto istintivo, ho visto scendere la palla e l'ho calciata al volo senza sapere dove sarebbe finita. Menomale che andò dentro (ride ndr)".

Infine, l'ex numero 10 rosanero ha chiuso parlando anche delle vicende extra campo: "Sicuramente non rifarei più quella cosa extra calcistica che mi è successa a Palermo, dovevo essere più sveglio. Spero che passi presto questa cosa e che mi perdoni Dio. Non mi sono mai nascosto, ci ho messo sempre la faccia e ho sempre chiesto scusa per quello che è successo. Speriamo passi in fretta, è una cosa che vorrei mettermi alle spalle e non pensarci più".

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