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Masiello: “Zamparini? Manca al calcio italiano, investiva senza paura”

Masiello: “Zamparini? Manca al calcio italiano, investiva senza paura”

Le parole dell'ex calciatore del Palermo, Salvatore Masiello

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“Negli anni ad Udine ho giocato poco, ma è stato un’esperienza che mi ha aiutato a crescere. Già solo lavorando con calciatori del calibro di Iaquinta, Di Natale e Pepe, si migliora".

Inizia così l'intervista dell'ex calciatore - fra le altre - di Palermo e Udinese, Salvatore Masiello. L'ex giocatore, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore” - su 1 Station Radio, ha ripercorso alcune tappe della sua carriera svelando inoltre un particolare retroscena di mercato legato al suo passato.

"Sono stato vicinissimo all’azzurro, ma quando ero in A e loro in B, rifiutai per poter disputare il massimo campionato. L’anno dopo, accadde la situazione inversa, e Marino, forse, si legò al dito il mio no e non si concluse l’operazione. Da napoletano e tifoso del Napoli, sarebbe stato fantastico. Avrei usato la responsabilità di essere partenopeo per dare il massimo.

Masiello si è poi soffermato sul suo rapporto con Maurizio Zamparini: "Ho un debole per lui. È stato il mio presidente da quando avevo 14 anni. Mi ha portato prima a Venezia, e poi al Palermo. Persone che fanno calcio come lui, con entusiasmo e anche iniziativa imprenditoriale, sono poche. In Italia manca un presidente di questo tipo, sono le persone che portano entusiasmo in piazze come Napoli, Palermo o Roma. Quando ero al Bari, ad esempio, Matarrese ci donava un premio ad ogni partita vinta, nonostante le difficoltà in cui viveva la società. Oggi sono tutti imprenditori con la paura di gettare soldi".