Parola ad Alessandro Martinelli.
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Martinelli: “Testa al Licata, vietato guardare la classifica. Floriano? Un riferimento dentro e fuori dal campo”. E su Pergolizzi…
Le dichiarazioni del centrocampista rosanero, Alessandro Martinelli, in vista della gara contro il Licata
Dal futuro, all'impatto con Palermo, alla prossima sfida contro il Licata: sono i più svariati i temi trattati dal centrocampista del Palermo, Alessandro Martinelli, raccontatosi nel corso della trasmissione "Siamoaquile" in onda su "TRM" partendo dalle sue ambizioni future.
"Futuro? Mi vedo più come scout e non fare l'allenatore perchè, da allenatore, ci sono delle dinamiche che non sono mai piacevoli. La mia passione per il calcio? Sono sempre stato un amante di tutti gli sport, solo che il calcio è stata la cosa che ho coltivato meglio: ogni anno mi ponevo degli obiettivi sempre più alti e poi quando sono arrivata negli Under 16 ho capito che il calcio sarebbe potuto diventare il mio lavoro. Pergolizzi quanto ha influito nella costruzione di questo gruppo? L'allenatore è importante soprattutto a livello umano, perchè se sei corretto tutti ne trae vantaggio la squadra e lui sotto questo punto di vista è stato bravissimo, è una persona che ti chiede consigli e si confronta e questa è una cosa fondamentale per centrare l'obiettivo promozione. Floriano? E' un giocatore importante, di categorie superiori, quindi per noi è un riferimento sia in campo che fuori perché comunque sa dare consigli su situazioni già viste e vissute. Sicuramente è difficile fare il giocatore del Palermo perchè vincere non è mai facile e noi abbiamo l'obbligo di farlo, magari per i giocatori del Savoia è più semplice perchè non hanno questo tipo di pressioni. Da adesso in poi dobbiamo guardare partita dopo partita, senza pensare ad altre squadre, classifica e punti, facendo del nostro meglio. Impatto con Palermo? All'inizio avevo un po' di pregiudizi sul sud però devo dire che, trasferendomi qua, mi sto trovando da Dio".
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