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Marsala-Palermo, Pergolizzi: “Siamo la squadra da battere, ci vorrà ancora tempo per essere al top”

L'intervista al coach del "nuovo Palermo", Rosario Pergolizzi, che si esprime in vista dell'esordio in Serie D contro il Marsala: "Dobbiamo acquisire mentalità e atteggiamento, sia che si giochi con la prima che con l'ultima"

Mediagol97

Il Palermo ha le qualità per lottare e vincere. È un obbligo che sentiamo di assumerci. Per me, non è un momento di rivincite, ma di responsabilità, scelto come sono stato per qualcosa d'importante

Parla così, intervistato da Il Corriere dello Sport, Rosario Pergolizzi. Il primo allenatore del "nuovo Palermo" targato Hera Hora, in seguito all'esperienza maturata nel settore giovanile del vecchio club siciliano, è adesso pronto all'esordio con i rinati rosaneronel campionato di Serie D, previsto per domani pomeriggio in trasferta contro il Marsala (squadra in passato allenata dal coach palermitano), gara in vista della quale esprime così le proprie sensazioni:

"Il Palermo è la squadra da battere. Ci vorrà ancora tempo per essere al top, perché siamo in ritardo e abbiamo fatto un corso accelerato, ma dobbiamo acquisire mentalità e atteggiamento, sia che si giochi con la prima che con l'ultima. Per noi sarà sempre la normalità, per gli altri il giorno che aspettavano da una vita. Come mi immagino il ritorno a Marsala? Ambiente calco, squadra aggressiva che ha qualità perché davanti sono bravi, che ci metterà l'anima all'esordio. Ma noi siamo il Palermo e dobbiamo avere l'atteggiamento giusto per vincere".

Nel corso del proprio intervento, il tecnico palermitano (reduce dall'ultima esperienza sulla panchina dell'under-17 dell'Empoli) ha poi ricordato tramite le seguenti dichiarazioni i momenti vissuti con il club lilibetano, dentro e fuori dal campo: "A Marsala ho vinto il campionato e la Coppa Italia. Una favola. Mi sembrava giusto ripartire da quella promozione. Fino a dicembre, tutto ok, poi la società pensò di mandare via i giocatori più importanti. Avrei potuto dare le dimissioni, ma sarebbe stata la quarta volta. Così decisi di continuare con una banda di ragazzini e con elementi di categoria inferiore. Eppure arrivammo ad un passo dalla salvezza solo che la società, stipendi non pagati a parte, s'inventò che non c'erano ambizioni di restare in D. Lo stesso andammo ai play out ma perdemmo a cinque minuti dalla fine, e ai tempi supplementari, su autogol, contro la Palmese!".