serie b

Marino: “A Palermo il cerchio si chiude, ho due anni di tempo per tornare in A. Con il Catania…”

L'intervista al nuovo tecnico del club rosa, Pasquale Marino: "A Catania avevo una Ferrari ed ero neopatentato. Da siciliano mi devo ripetere, anche qui ho due anni di tempo"

Mediagol97

Parola a Pasquale Marino.

Il nuovo allenatore del Palermo Calcio, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha discusso degli obiettivi da centrare nel corso dell'avventura che lo vedrà protagonista sulla panchina della formazione siciliana, soffermandosi inoltre sull'imminente matrimonio della figlia Martina e sul proprio percorso professionale che lo ha portato a tornare in Sicilia, chiudendo così il cerchio con il club rosanero. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal coach marsalese su questi ed altri temi.

Emozionato?

"Sì, pensiamo alle cose felici, un po' di emozione ci sarà. I miei amici dicono che la lacrima non è nemmeno quotata".

Un giorno ha detto che non potrà mai avere simpatia per un genero, visto che le porta via una figlia...

"Lo dissi anni fa, quando ero a Parma. Mi sono rassegnato".

Tutto accade in Sicilia, la sua terra. La sua casa.

"Come faccio a girare in bermuda e infradito nelle città dove alleno? Solo qui posso. Mia moglie mi rimprovera, ma qui ho una sensazione di libertà che nei posti dove lavoro non mi posso permettere".

Quindi ha fatto fatica a mettere la giacca il giorno della presentazione a Palermo?

"Molto, la soffro in genere, ma quel giorno dovevo. Mi sono risparmiato la cravatta".

In panchina invece va quasi sempre in tuta. Dopotutto va di moda: Sarri, Klopp...

"E' giusto che siano stati riconosciuti i meriti e il calcio di Sarri, uno che è partito dal basso per arrivare alla Juve".

Avevamo detto che avremmo parlato di calcio. Se le diciamo Milazzo, Ragusa e Paternò cosa le viene in mente?

"La gavetta. Io l'ho fatta, e aiuta. E' difficile andare dalle elementari al liceo direttamente. A 35 anni ho smesso di giocare a Catania e senza riflettere un mese e mezzo dopo ero sulla panchina del Milazzo".

Più avanti arriverà il Catania, dal 2005 al 2007, con promozione in A e salvezza.

"Avevo una Ferrari ed ero neopatentato: avevo due anni per andare in A, ne è bastato uno".

E adesso il cerchio si chiude.

"Non è poco. Da siciliano mi devo ripetere. Anche qui ho due anni di tempo".