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Lucchesi: “Ripresa Serie A? Si vive alla giornata, in ballo c’è un miliardo e mezzo in tre anni. Serie B e C…”

"Serve il massimo sforzo per rimettere tutto in moto, e ne siamo consapevoli, ma conosciamo anche le criticità della ripartenza"

Mediagol92

"Oggi nessuno si vuole fermare per una serie di ovvi motivi, si vive alla giornata per vedere come si arriva alla ripresa".

Questo il pensiero di Fabrizio Lucchesi, ex direttore generale del Palermo, in merito alla ripresa del campionato di Serie A. Intervistato da Tuttomercatoweb, l'ex dirigente di Roma e Fiorentina ha poi proseguito: "Poter pensare che i calciatori vengano gestiti diversamente da altri lavoratori mi sembra ingiusto, ma non posso non pensare che la necessità di screening e controlli quasi quotidiani andrebbero a blindare il problema. Non so dire se sia giusto o sbagliato, dico solo che c'è qualcosa di più grande. In generale ti fa dire che è giusto, non si può guardare la Germania estrapolando dal contesto italiano, loro avranno 20.000 posti di terapia intensiva a fronte dei nostri 3000".

Lucchesi si è anche soffermato sui campionati di B e C: "Se non si sa come fare a far ripartire la Serie A, la B farà molta più fatica. C'è un problema di strutture, e anche lì c'è il problema dei tamponi: dove li trovano quei club? Serve il massimo sforzo per rimettere tutto in moto, e ne siamo consapevoli, ma conosciamo anche le criticità della ripartenza, e la proiezione va anche su B e soprattutto C".

"Diritti tv? Ci auguriamo tutti che prevalga il buonsenso, ma poi alla fine chi può prova a risparmiare - ha sottolineato Lucchesi -. Vi ricordo che c'è in ballo la negoziazione dei prossimi tre anni di diritti tv e si parla di 1,5 miliardi in ballo. A confronto quei 220 milioni sembrano una sciocchezza: è il gioco delle parti, credo si arriverà a una soluzione. Rimarrà la questione della futura negoziazione", ha concluso l'ex dg rosanero.