serie d

Licata-Palermo 2-0: derby amaro per gli uomini di Pergolizzi. I rosa regalano un tempo e si svegliano troppo tardi…

Mediagol2

PRIMO TEMPO - Un derby avvincente, impreziosito da una meravigliosa cornice di pubblico in un tripudio di passione ed entusiasmo.

Licata e Palermo si sfidano al"Dino Liotta" in un match che si preannuncia equilibrato ed intenso. La compagine di Campanella è animata da spirito di rivalsa dopo la debacle di Torre Annunziata e cova il sogno di compiere una piccola impresa calcistica ai danni della capolista del torneo. Il Palermo, dal canto suo, non può permettersi di rallentare la marcia spedita che ha caratterizzato fin qui il suo girone ritorno, al fine di tenere a debita distanza la principale antagonista in ottica promozione diretta, il Savoia di mister Parlato.  Pergolizzi per l'occasione opta per una sorta di 4-3-3 con Mauri e Silipo principali novità nell'undici di partenza. Pelagotti tra i pali, il rientrante Doda e Crivello nel ruolo di esterni bassi, Lancini-Peretti tandem di centrali difensivi. Juan Mauri si gioca la sua chance da playmaker dal primo minuto, Martinelli e Langella agiscono da intermedi con licenza di inserimento offensivo. Andrea Silipo si è guadagnato la titolarità a suon di prodezze, Floriano e Ficarrotta completano un tridente light, tecnico e privo di punti di riferimento per gli avversari.

L'ex Marsala si mostra particolarmente elettrico in avvio: la sua botta col mancino dal limite chiama Ingrassia ad una complicata deviazione in corner.  Dopo un forcing dei padroni di casa, che origina ben tre corner consecutivi senza particolari patemi per Pelagotti, si configura rapidamente la prima svolta della gara. Il Licata trova il vantaggio con una perla balistica di rara bellezza firmata Daniello: botta di esterno destro dalla distanza e sfera che si insacca imparabilmente all'incrocio dei pali. Sulle ali dell'entusiasmo, la formazione licatese va vicino al raddoppio: bravo Pelagotti ad opporsi alla conclusione da distanza ravvicinata di Convitto.Il Palermo fatica a trovare il bandolo della matassa e patisce ritmo ed aggressività della compagine di Campanella.Crivello si guadagna, suo malgrado, un'ammonizione per proteste, svelando il nervosismo latente che pervade una capolista in evidente difficoltà. Cannavò incrocia al volo con il destro e la sfera lambisce il palo alla destra di Pelagotti. Il livello agonistico della contesa sale vertiginosamente ed un paio di entrate particolarmente rudi costringono il direttore di gara ad estrarre due cartellini gialli a stretto giro di posta: ne fanno le spese Mauri da una parte e Diaby dall'altra. Dopo due minuti di recupero la prima frazione si chiude con i padroni di casa in vantaggio.

SECONDO TEMPO-  Il Palermo torna in campo con ben altro piglio in avvio di ripresa: il sinistro di Floriano chiama Ingrassia alla respinta corta, sulla palla vagante Silipo alza incredibilmente la mira da pochi metri. Il gioiello scuola Roma si produce in una giocata di alto lignaggio poco dopo, controllo a seguire, spunto sulla trequarti e bolide col mancino che si stampa sulla traversa, complice la deviazione di Ingrassia.  La compagine di Pergolizzi cambia decisamente marcia e prende in mano redini del gioco ed inerzia del match. Il tecnico rosanero opta per una variazione tattica e getta nella mischia il giovane Lucca in luogo di Peretti. Proprio l'ex Torino attacca la profondità su imbucata di Martinelli e serve un assist d'oro a Floriano, il piatto destro dell'ex Bari è a colpo sicuro ma Ingrassia si supera e blinda il vantaggio del Licata. 

La compagine di Campanella cala vistosamente, si allunga e fatica non poco ad arginare l'incedere della capolista. Pergolizzi gioca la carta Felici e fa rifiatare Silipo. Il Palermo spinge forte e pare tracimare: Felici brucia il diretto avversario in percussione sulla destra e confeziona uno splendido assist a rimorchio per Lucca, Maltese si immola sulla conclusione del numero 18 rosanero e salva Ingrassia. La capolista cinge d'assedio il Licata, alza sensibilmente il baricentro, prendendosi ragionevolmente qualche rischio ed esponendosi alle ripartenze dei padroni di casa. La formazione di Campanella cerca di sorprendere la linea difensiva di Pergolizzi con improvvisi cambi di fronte e verticalizzazioni sul lungo: Convitto prima calcia con il destro a giro sfiorando il palo, quindi sfrutta il clamoroso buco di Lancini e beffa con un lob morbido Pelagotti. Il raddoppio taglia le gambe alla formazione rosanero e mette le ali ai piedi agli uomini di Campanella. Santana protesta vibratamente ed il direttore di gara lo espelle dalla panchina. Sostanzialmente la gara finisce lì. Manfrè rileva Convitto che si guadagna il tributo del pubblico di casa, Ambro va in campo nell'ultimo scorcio di match al posto di Floriano. La notizia del successo in extremis dell'FC Messina sul Savoia rende meno amara la pillola per la capolista. Dopo un primo tempo oggettivamente inguardabile, non è bastata una ripresa all'altezza della situazione per rimettere in equilibrio il match. Troppe le occasioni sprecate sotto porta, unitamente alle ingenuità commesse dalla formazione rosanero nei momenti topici della gara.