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Lecce, Liverani: “Ci giochiamo tutto, sarà come un Mondiale. Il rischio infortuni? E’ alto”

Le dichiarazioni di Fabio Liverani, allenatore del Lecce, in vista della ripresa del campionato di Serie A

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Il Lecce si prepara per la ripresa.

Il tecnico dei giallorossi Fabio Liverani, concessosi presso i canali ufficiali del club salentino, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in vista della ripartenza della stagione di Serie A, trattando i temi più importanti: "Calendario? Diciamo che i nuovi orari sono in linea con quelli precedenti. Questo vuole dire che dovremmo comunque essere pronti. Si tratta di un finale di stagione a ritmi alti con partite ogni due tre giorni. Sarà come un Europeo o un Mondiale. Rischio infortuni? Molto alto. Quando ci si ferma per 70 giorni e poi si riprende con ritmi alti e senza sosta il rischio è sicuramente elevato. Lo staff dovrà essere bravo ma in queste circostanze credo che il fattore fortuna sia molto importante. Per chi ha una rosa stretta così tante gare senza sosta sono uno svantaggio. Ci sarà questo problema ma come noi lo avranno anche altre squadre. Le 5 sostituzioni? Non mi entusiasma anche perché cambiare in corsa le regole non mi piace. Credo sia giusto finire con le regole con cui abbiamo iniziato. Così si dà vantaggio a chi ha rose ampie".

Infine Liverani elogia il proprio team, spiegando l'importanza di poter concludere il campionato e lottare per la salvezza: "Sanno che ci giochiamo tantissimo. Sono grandi professionisti e tutti quanti vogliamo rimanere in Serie A. Li ho trovati bene. Dobbiamo cercare di colmare le differenze con le altre squadre con l’attenzione in ogni cosa. Su cosa dobbiamo lavorare? Sicuramente ci si allena poco. Bisogna gestire energie fisiche e mentali e soprattutto il recupero. Dobbiamo essere bravi ad allenarci prima di ripartire perché poi il tempo sarà poco. La testa avrà un ruolo fondamentale. Parte tutto dalla testa. Algoritmo? Non credo sia una cosa intelligente. Trovare alternative al risultato del campo non è un bene. Se dipendesse da me direi che non mi piace”.