Parola a Giulio Donati.
serie a
Lecce, Donati: “In Italia nessuna strategia chiara, stiamo diventando una barzelletta”
Il difensore del Lecce, Giulio Donati, ha parlato della possibile ripresa del campionato, criticando la gestione del Governo Italiano
In attesa di capire se il Comitato Tecnico Scientifico validerà il nuovo protocollo di sicurezza presentato ieri sera dalla FIGC con le modifiche volute dalla Lega Serie A, il difensore classe 90’ di proprietà del Lecce, intervenuto ai microfoni de 'Il Corriere dello Sport', ha detto la sua sulla possibile ripartenza del massimo campionato italiano.
"Non vedo l'ora di tornare in campo, guardando la Bundesliga ho invidiato i miei colleghi. Ho pensato alla loro soddisfazione nel tornare in campo. Quando parliamo di campionato che riparte non dobbiamo pensare solo ai calciatori: c’è un intero movimento che dà lavoro a un sacco di gente che si è rimesso in moto, mi riferisco a magazzinieri, collaboratori vari, membri dello staff, tutte persone che hanno uno stipendio normale. Una squadra di calcio è tale anche grazie al lavoro di tutti loro".
Le idee di Donati sono chiare, uno stop alla stagione sarebbe un fallimento: “Io preferisco giocare, fare il mio lavoro, chiudere questa stagione e attrezzarci per la prossima”.
Un'attesa infinita, questo sta attraversando il calcio italiano ma l’ex Bayer Leverkusen non la accetta, e critica la fase di stallo creatasi nel nostro paese: “Siamo fermi al chiacchiericcio. In due mesi e mezzo in Italia sul calcio non si è lavorato a nessuna strategia chiara. Stiamo diventando una barzelletta. Mi creda, questa situazione di eterna attesa è mortificante per noi e per tutti quelli che lavorano nel calcio. Non si può ogni volta rimandare una decisione, ma è quello che sta succedendo in Italia. Non abbiamo certezze su niente. In Spagna e in Inghilterra sono pronti a ripartire, in Francia hanno preso una decisione opposta, ma almeno l’hanno presa”, ha concluso Donati.
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