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Lazio, la rivelazione di Lotito: “Inzaghi è diventato grande quando ha ascoltato il mio consiglio. Scudetto? Rispondo così…”

Il patron del club biancoceleste, Claudio Lotito, si gode il secondo posto in classifica ed elargisce complimenti al tecnico della Lazio, Simone Inzaghi

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Terza giornata del girone di andata del campionato di Serie A, 15 settembre 2019, data dell'unica sconfitta esterna in campionato della Lazio. Sul tabellone luminoso campeggiava inequivocabilmente il risultato finale della sfida: Spal - Lazio 2 -1. L'altra sconfitta dei biancocelesti è arrivata poco dopo, questa volta a San Siro, contro l'Inter.

Nessuno avrebbe mai immaginato che da questo momento in poi la compagine biancoceleste avrebbe inanellato uno score da capogiro  portando a casa 15 vittorie e 4 pareggi in 19 gare. Un bolide a trazione anteriore trainato da un più che mai decisivo Ciro Immobile, capocannoniere del torneo, 26 reti in 24 presenze, a cui il tecnico piacentino non rinuncia mai schierandolo di default nell'undici titolare. La solidità della seconda formazione in graduatoria nel massimo campionato italiano è rappresentata, invece, da un pilastro inamovibile, Francesco Acerbi, trentaduenne difensore centrale con un trascorso girovago tra Serie A e categorie minori. Atleta ed uomo valoroso che non perde mai occasione di dimostrare la sua indole di indomabile guerriero dopo alcuni seri problemi di salute brillantemente superati. Due uomini chiamati a guidare le sorti di una compagine di livello, di un gruppo unito che vuole provare a raggiungere un traguardo, un sogno mai sfiorato dai tempi della Lazio delle meraviglie di Eriksson. Su questa linea di pensiero sisintonizza anche il patron del club capitolino, Claudio Lotito, che in un'intervista rilasciata al Messaggero non perde occasione per celebrare Inzaghi e il suo staff: «Simone ha capito tante cose ed è molto migliorato in questi anni insieme: ha capito che per andare così avanti, serviva coinvolgere di più ogni pezzo della nostra rosa. L'ha fatto e i risultati si vedono. Tutti si sentono importanti e indispensabili. Sanno che il tecnico li vedrà. Il turnover era una cosa imprescindibile, ha accettato il rischio e ha cambiato alcune sue convinzioni. Ed è diventato grande. I suoi giocatori gli stanno dando tutto». Lotito, che con i suoi tifosi ha sempre intrattenuto un rapporto di odi et amo, ci tiene a sottolineare che è bene rimanere con i piedi ben saldi a terra per evitare di farsi travolgere dall'euforia, distraendo l'ambiente laziale: «Lo Scudetto? Me lo chiedono, ma io penso alle cose concrete, non ai sogni». Almeno dalle parti di Formello, la parola "scudetto" sembra essere ancora un'iperbole dialettica  proibitiva, ma non per i tifosi che cominciano fortemente a credere nell'impresa e vedono la propria aquila volare alta.