serie d

Langella: “Pergolizzi un maestro, poche differenze con Cornacchini. Santana e Ricciardo saranno determinanti”

L'intervista al giovane centrocampista del club rosanero, Christian Langella: "Pergolizzi mi ha accolto calorosamente, ho capito che, per prima cosa, cercava di conoscerci profondamente"

Mediagol97

Nonostante abbia soltanto diciannove anni, ha già dimostrato la propria maturità.

Dopo essere stato protagonista con il Bari nella cavalcata alla promozione della passata stagione, ora Christian Langella vuole ripetere la medesima impresa con la casacca del Palermo. Fino allo scorso anno, vista la giovane età, il suo curriculum si fermava alle esperienze vissute nelle giovanili dell'Empoli e ad una sola presenza in Serie C con la maglia del Pisa.

Nonostante ciò, la sua breve storia calcistica annovera già due promozioni: prima con il Pisa in B (scendendo però in campo per soli tre minuti contro l'Olbia) e poi con il Bari verso la C da attore principale, con venticinque presenze condite da tre gol ed un assist. Un'evoluzione importante per un classe 2000 che, nelle prime due amichevoli pre-stagionali giocate dalla formazione rosanero, si è messo subito in mostra tanto da essere già considerato un titolare da mister Pergolizzi.

Intervistato da Il Corriere dello Sport, la giovane mezzala del club di Viale del Fante, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni relativamente alle proprie aspettative in merito a questa nuova avventura con il Palermo, soffermandosi inoltre sulle differenze finora riscontrate fra mister Pergolizzi e Cornacchini (coach che lo ha allenato a Bari) e sulla scelta del proprio numero di maglia.

Sarà un predestinato?

"Non lo so, posso dire soltanto che, nato il 7 aprile, segno dell'ariete, sono un tipo testardo e convinto. Deciso ad arrivare in alto".

Ha scelto il numero 33 che, per la numerologia, rappresenta la capacità di mostrate i propri talenti.

"La faccia più facile. L'ho avuto a Pisa e l'ho ripreso a Bari. Mi ha portato fortuna e me lo tengo stretto anche per questa nuova avventura".

L'anno scorso Cornacchini, oggi Pergolizzi.

"Cornacchini ha avuto un ruolo molto importante. Ero appena arrivato, senza esperienza. Provo tanta stima per lui, mi ha migliorato nella mentalità, sul fatto di allenarmi a mille e di non molla re mai. Ho trovato davanti a me giocatori di spessore come Bolzoni, ugualmente a poco a poco sono riuscito a ritagliarmi uno spazio, ho segnato tre gol, insomma mi ritengo soddisfatto della mia prima esperienza".

Da Bari a Palermo, un tuffo in un'altra grande piazza.

"Pergolizzi mi ha accolto calorosamente, ho capito che, per prima cosa, cercava di conoscerci profondamente. Un maestro, mi ha messo subito davanti alle sue idee. E noi cerchiamo di apprenderle nel minor tempo possibile perché fra poco c'è il campionato".

Un tecnico che ama il gioco in profondità e gli inserimenti dei centrocampisti. E lei è un ex attaccante.

"Sono pronto. Mi considero una mezzala che preferisce agire a sinistra ma anche dall'altra parte. La mia caratteristica è di spostarmi in fase offensiva. Come piede, preferisco il destro, però uso il sinistro, anche per fare gol, come all'esordio in rosa".

Differenze tra Cornacchini e Pergolizzi?

"Poche, anche a Bari si preferiva una manovra vivace e in verticale. Pergolizzi sta cercando di imporci questa idea. In D, trovi campi difficili e devi subito fare gol. Saranno determinanti elementi come Santana o Ricciardo che con uno spunto possono risolverci partite nelle quali ci troviamo in difficoltà".