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Juventus-Fiorentina, il derby di Torricelli: “Ad oggi non c’è partita”

La parola passa al doppio ex di bianconeri e viola

Mediagol8

"Juventus-Fiorentina? Ad oggi non c'è partita".

Queste le parole di Moreno Torricelli, intervenuto alla vigilia della sfida tra Juventus Fiorentina. L'ex giocatore sia dei bianconeri che dei viola - ai microfoni di Lady Radio -, si è soffermato sul delicato momento che sta attraversando la compagine toscana, caratterizzato anche dall'avvicendamento in panchina tra Beppe Iachini Cesare Prandelli.

Di seguito, le sue dichiarazioni.

“Non potrebbe essere altrimenti, c’è preoccupazione per la Fiorentina. Non c’è stata la scossa tipica del cambio allenatore. Capisco la preoccupazione dei tifosi, perché mancano i risultati. Reputo comunque la Fiorentina una squadra buona con giocatori interessanti. Si sta parlando di un campionato un po’ anomalo per via del covid. La preparazione è stata diversa e problematica. Vedo però una squadra impaurita, perché non riesce a trovare il bando della matassa. Penso anche alla mia ultima stagione a Firenze, quando con una squadra fortissima siamo retrocessi. Anche fisicamente vedo dei problemi… Sotto questo aspetto i numerosi impegni infrasettimanali non aiutano". 

MILAN, ITALY - APRIL 14:  Moreno Torricelli and his wife attend the Juventus Undici experience in partnership with Segafredo at Milan Design Week 2018 on April 14, 2018 in Milan, Italy.  (Photo by Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

"La rivalità tra Juventus e Fiorentina è grande da una parte e dall’altra - ha proseguito l'ex terzino nativo di Erba-. Può essere di svolta per quanto riguarda la Fiorentina, perché gli stimoli vanno oltre il normale. In questo momento, però, non c’è partita perché la Juve sta tornando ad essere tra le più forti. Magari sfruttando lo stimolo della rivalità, la Viola può svoltare. I terzini? A livello italiano mancano molti terzini destri, anche dopo la nuova moda di creare il gioco dal basso, si adattano anche i giocatori più offensivi a giocare lì”, ha concluso Torricelli.