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Juventus, a tutto Buffon: “Inter rivale numero uno. Tornare in Nazionale? Rispondo così. De Ligt e la nuvola di Fantozzi…”

Le dichiarazioni rilasciate da Gianluigi Buffon ai microfoni di 'Tiki Taka': "La Juventus di Sarri la vedremo tra due mesi"

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Parola a Gianluigi Buffon.

Diversi sono stati i temi trattati dal portiere della Juventus, che in estate ha scelto a sorpresa di tornare a giocare in quel di Torino dopo un anno dal suo addio e dal suo approdo al Paris Saint-Germain: dalle prestazioni offerte fin qui da Matthijs De Ligt, al pareggio maturato sabato pomeriggio fra le mura dello Stadio "Via del Mare" contro il Lecce di Fabio Liverani, passando per il suo futuro.

"Il pareggio? Nel calcio ci sono tre risultati, alle volte fa bene accettare anche il pareggio senza creare polemiche. Ieri abbiamo fatto una bellissima gara, è chiaro però che abbiamo abituato tutti a vincere. De Ligt? Penso all'infortunio di Chiellino, l'unico ko peggiore poteva essere quello di Cristiano Ronaldo, li metto allo stesso livello. Ma questo forse ha aiutato Matthijs nell’inserimento, magari ci permetterà di avere un giocatore pronto in primavera. In questo periodo sembra abbia la nuvola di Fantozzi sulla testa...", sono state le sue parole.

SARRI E LOTTA SCUDETTO - Ma non solo; l'esperto estremo difensore classe 1978, intervenuto ai microfoni di 'Tiki Taka', ha detto la sua anche su Maurizio Sarri e sulla lotta scudetto. "Sarri? "Si comincia ad intravedere qualcosa di diverso, rispetto al passato giochiamo con più verticalità e una fitta ragnatela di scambi: questo ci differenzia sia da Allegri, sia da Conte. La Juventus di Sarri credo che la vedremo tra due mesi, anche perché siamo senza Douglas Costa e Ramsey sui quali il mister puntava molto. Lotta scudetto? L’Inter quest’anno è l’avversaria numero uno, forse possono perdere qualche colpo perché giocano la Champions. Conosco Conte e so che è in grado di fare miracoli sportivi. Il Napoli? E' ancora in corsa, certo. Oggi doveva cogliere l’opportunità per mettere pressione psicologica a Juve e Inter".

PSG E NAZIONALE -"Il PSG? Non potevo non accettare il tipo di proposta sportiva ed economica che mi è arrivata, volevo mettermi in gioco. La Juve poi mi ha fatto un’offerta adeguata e non ci ho pensato due volte. Futuro in dirigenza? No, in questo momento sono in una condizione psicofisica che mi fa sentire ancora un giocatore importante, non ho preso in esame il mio futuro. Quando mi accorgerò di non essere più performante, andrò dalla società e dirò che è finita. Un ritorno in Nazionale? Credo che in questo momento la mia ipotetica presenza in Nazionale non c’entri veramente nulla: c’è un progetto giovani che sta dando i suoi frutti", ha concluso.