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Juve Stabia, Caserta scopre le carte: “Il mio futuro? Ecco la verità”

Fabio Caserta, tecnico del club di Castellammare di Stabia, è intervenutoi n conferenza stampa presso la sala stampa dello stadio Menti

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Fabio Caserta e il Palermo.

Ormai non è più un mistero che il nome dell'attuale tecnico della Juve Stabia sia in cima alla lista del binomio dirigenziale composto da Rinaldo Sagramola a Renzo Castagnini come possibile futuro allenatore del club rosanero. In vista del prossimo campionato di Serie C, in cui la società siciliana punta all'ulteriore salto di categoria, la scelta della guida tecnica è certamente un passaggio focale al fine di centrare l'obiettivo. Protagonista di una stagione trionfale al primo anno sulla panchina della Juve Stabia, compagine con cui ha conquistato la promozione in serie cadetta, Fabio Caserta è tuttora impegnato ad ottenere la salvezza della squadra campana nel rush finale del campionato di Serie B.

L'ipotesi di un approdo nel capoluogo siciliano dell'ex centrocampista rosanero, emersa sul piano mediatico a stagione calcistica attualmente in corso, ha inevitabilmente creato una serie di polemiche e turbative in seno al sodalizio campano, con inevitabili ripercussioni di matrice psicologica e ambientale. Proprio oggi, Fabio Caserta si è presentato presso la sala stampa dello stadio "Romeo Menti" con il chiaro intento di illustrare la sua posizione, sgombrando il campo da qualsiasi illazione e relativi equivoci o strumentalizzazioni annesse. Situazione complessa, acuita principalmente dalla situazione precaria di classifica della compagine stabiese, attualmente a quota 36 punti con una sola lunghezza di margine della zona play-out.

"Non è una conferenza stampa pre partita, ma un messaggio rivolto alla città. Abbiamo bisogno della gente che ci sta vicina, ho sentito parole sulla mia posizione in questi giorni. Ho un amore con questa città, metto la faccia, non ho accordi con nessuna squadra - ha dichiarato il tecnico dei campani -, penso alla città, alle partite, e si sono dette troppe cose e non va bene. Bisogna mantenere la categoria, avevo una clausola da esercitare ma non l'ho fatto. Ho rispetto per me stesso e per la città, non mi sono accordato con nessuno".

L'allenatore ha poi continuato nel corso della conferenza stampa a rasserenare i tifosi sui progetti da portare a termine entro fine campionato: "Penso a lavorare, devo salvare la categoria. Posso essere criticato come allenatore, e non ho mai parlato male della città. Qualche errore e limite lo facciamo, dobbiamo lavorare, ho rispetto per Castellammare fino alla fine, ho un legame che nessuno può rovinare per cose che non riguardano il campo".

Futuro lontano da Palermo, dunque, per il giovane tecnico classe 1978? Ancora nulla è definito, ma l'attuale situazione del club di Castellammare di Stabia non permette ad oggi di proiettarsi al futuro. Ma tutto è ancora possibile.