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Italia-Grecia, Mancini: “Insigne ha qualità, dubbio Chiesa-Bernardeschi. Europeo? Riprendiamoci il posto che ci spetta nel mondo”

Le dichiarazioni del ct della Nazionale italiana, Roberto Mancini, a poche ore dalla sfida contro la Grecia

Mediagol93

E' tutto pronto per Italia-Grecia.

Ancora poche ore e sarà Italia-Grecia, sfida valida per la settima giornata delle Qualificazioni Europee, in programma questa sera allo stadio Olimpico di Roma. Impegno che potrebbe già regalare il pass per Euro 2020 agli azzurri di cui il ct, Roberto Mancini, ha parlato ai microfoni di "Rai Sport".

"Ho un solo dubbio, la presenza dal primo minuto di uno fra Chiesa e Bernardeschi. Abbiamo ancora quattro ore, vedremo. Sono questioni tattiche, soprattutto per avere un mancino in campo, che è sempre utile. Spero di vedere uno stadio pieno, anche se chiaramente non sarà come ai tempi di Italia 90. Noi dobbiamo provare a fare una bella partita e migliorare come squadra. Abbiamo avuto la fortuna di trovare giocatori di diverse squadre che hanno avuto subito un buon feeling ed abbiamo superato il momento iniziale, che di solito si fa con i vari "blocchi" delle squadre di club. Importante avere gioco anche se il nostro obiettivo è vincere. L'Italia ha sempre avuto un gioco importante. Dobbiamo migliorare, manca un anno all'Europeo e c'è tempo per migliorare".

Mancini si è poi soffermato su Insigne: "È un giocatore di qualità, se corre molto per tornare indietro perde l'imprevedibilità vicino alla porta. Deve giocare sempre con la squadra, ma questo dipende anche dai suoi compagni. Ho grande fiducia in lui, così come Ancelotti. Entrambi sappiamo che può darci tanto, ma da un giocatore con queste qualità ci si aspetta sempre di più".

Chiosa finale sui recenti progressi dell'Italia: "Non mi aspettavo di raggiungere già questo livello. I ragazzi sono stati bravi, è un buon gruppo, si sono trovati bene sia a livello tecnico che umano. Questo ha permesso di anticipare i tempi. Europeo? Dobbiamo riprenderci il posto che ci spetta nel mondo. Vogliamo fare qualcosa di diverso rispetto al passato, prendendo comunque qualcosa da queste squadre che sapevano difendere nei momenti di sofferenza. Non si può sempre attaccare".