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Inter-Verona, Conte: “Vi spiego il mio sfogo, alla squadra ho detto una cosa. Mercato? Siamo stati superficiali…”

Le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico dell'Inter alla vigilia della sfida contro il Verona, in programma sabato a San Siro

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Poco più di ventiquattro ore e sarà Verona-Inter, match valido per la dodicesima giornata del campionato di Serie A.

Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida in programma sabato pomeriggio alle ore 18 a San Siro, il tecnico dell'Inter Antonio Conte è tornato a parlare del momento della sua squadra, reduce dalla sconfitta maturata contro il Borussia Dortmund in occasione della quarta giornata della fase a gironi di Champions League, dopo il duro sfogo recente. Di seguito, le sue dichiarazioni.

"Bisognerà affrontare il Verona con attenzione, sapendo che è una squadra in salute che corre e pressa. Dovremmo essere molto preparati. Non sarà una gara semplice e dovremmo esser bravi a smaltire la delusione di Dortmund. Questa fa parte del processo di crescita. Il mio sfogo? Io non lo vedo come uno sfogo, voi lo vedete così. E’ una maniera con un fondo costruttivo di cercare di capire dove si è commesso qualche errore. Non ho additato nessuno e mi sono messo dentro quella situazione. Non so se qualche dirigente l’ha vista come voi, io la vedo in maniera costruttiva. Sono stato chiamato per cambiare i giri del motore dell’Inter degli ultimi nove anni. Se faccio qualcosa lo faccio per il bene di questa squadra, dobbiamo capire che molte cose si devono fare meglio perché siamo l’Inter. Quando siamo in privato i dirigenti stessi riconoscono questa situazione, non ci sono problemi con loro, condividiamo lo stesso pensiero. Spalletti negli ultimi anni ha fatto un grandissimo lavoro alla luce delle difficoltà che vedo anche io qui. Arrivo in un momento storico difficile. E’ inevitabile che porti delle aspettative, ma non le posso mantenere solo su me stesso, tutti dobbiamo cambiare giri se vogliamo riportare l’Inter a competere", ha spiegato Conte.

INFORTUNI - "Queste situazioni ci devono far riflettere. L’infortunio traumatico c’è, per questo motivo dovremmo esser bravi in futuro ad ovviare. Preoccupato? Mi fido molto di questi ragazzi, stanno facendo cose incredibili nonostante le grandi difficoltà. Quella vissuta in queste partite è una difficoltà oggettiva. Da una parte sono preoccupato perché il gruppo si riduce, ma ho anche tanta fiducia in questi ragazzi. Mi stanno dando l’anima e vedo in questo gruppo tantissimi margini di miglioramento. Lautaro ha 22 anni, Barella 23, lo stesso Sensi, Bastoni e Skriniar, Lukaku ha 26 anni. Un gruppo giovane su cui si può costruire. Da parte mia c’è la voglia di alzare l’asticella. Siamo l’Inter, una grande squadra, una squadra che deve tornare a competere. E' un discorso che faccio per primo a me stesso. L'alternativa è portare un ragazzo della Primavera in rosa. Io comunque ho grande fiducia in Lukaku e in Lautaro, ma ne ho anche in Esposito. Non avrei timore a farlo partire dal primo minuto. Faremo crescere anche altri ragazzi e sopperiremo a questo periodo che ci priva di alternative. D’Ambrosio si sta allenando con noi da una settimana, avverte un pò di fastidio, la calcificazione non arriva dall'oggi al domani. Parliamo di una ragazzo di una generosità incredibile. Sensi sta faticando un pò a recuperare, lo sto gestendo, per domani farò le mie valutazioni".

MOMENTO -"Gol subiti? Si sono verificate situazioni che non ci favoriscono. Abbiamo incassato un pò più di gol rispetto alla media, c’è da lavorare, cercare di tornare a gioire anche per uno zero in fatto di reti subite. Attacchiamo in undici e dobbiamo difendere in undici. Non possiamo addossare specifiche colpe a un settore. Quando parlo di strategia parlo anche di questo. Il secondo tempo contro il Borussia Dortmund? Non è che non sapessi cosa è successo subito dopo la conferenza, penso che in quel momento fosse più importante parlare di altre cose piuttosto di parlare di cosa non è andato nella ripresa. Non so se per mancanza di forze nostre o per la forza dell’avversario, ci hanno costretto a difendere nella nostra metà campo ed è stato molto difficile. L’input era quello di andare a prenderli alti prendendoci anche qualche rischio. Bisogna capire, ci vuole una via di mezzo. Dobbiamo stare nella metà campo avversaria e dare pressione. Quando siamo nella nostra facciamo fatica ma dobbiamo capirlo. Forse dobbiamo fare uno step in più a livello mentale e diventare più forti".

MERCATO - "Le scelte di mercato si fanno in collaborazione con il club, la mia unica recriminazione è che nel momento in cui abbiamo programmato la rosa non abbiamo messo in preventivo alcune situazioni che potevano accadere, l’unico rammarico è questo. Poi sono contento di avere questa rosa, questi calciatori: calciatori di spessore umano e calcistico su cui possiamo lavorare. A livello numerico siamo stati superficiali e oggi lo dico in maniera serena, stiamo pagando questo. Fossimo arrivati alla partita con il Dortmund con qualche rotazione in più magari qualche chance in più l’avremmo potuta avere ma fa parte di un percorso, possiamo accelerare tutti insieme se si ha voglia di restare uniti e andare verso l’obiettivo comune. Tutto viene fatto per il bene dell’Inter. Ho detto ai ragazzi che il calcio come nella vita ti mette davanti occasioni che tu devi capire. Vincere a Dortmund avrebbe significato stare con un piede e trequarti agli ottavi, ci deve essere rimpianto per quello che non è successo. La sconfitta ha cambiato le percentuali di passare al prossimo turno, sappiamo che dobbiamo fare due vittorie e sperare in qualche risultato", ha concluso.