Marco Materazzi dice la sua sulla prossima stagione di Serie A.
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Inter, senti Materazzi: “Bisogna essere ambiziosi. Conte ha una grandissima opportunità, ecco qual è”
Marco Materazzi dice la sua sulle squadre che si contenderanno il titolo di Campione d'Italia nella prossima stagione, tra queste anche l'Inter di Antonio Conte
La Juventus conquista il titolo di Campione d'Italia da ormai ben otto anni consecutive, ma potrebbe esserci una svolta. In particolare, secondo l'ex difensore, sono due le squadre che potrebbero rivelarsi capaci di tendere delle insidie ai bianconeri di Maurizio Sarri. E tra queste due, saranno fondamentali le questioni di cuore, in quanto una vecchia conoscenza del club di Torino è tornata a sedere sulla panchina della massima serie italiana.
L'ex giocatore, laureatosi Campione del Mondo nel 2006 con la Nazionale Italiana, ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport, proprio dell'Inter, che ha accolto qualche settimana fa Antonio Conte e che potrebbe rivelarsi una sorpresa nella prossima annata, e del Napoli, che come negli scorsi anni sarà una delle dirette concorrenti alla vetta:
"Dopo otto scudetti consecutivi della Juventus spero ora si cambi. Di sicuro Conte ha una grande voglia di battere il suo passato. Bisogna essere ambiziosi. La società è disposta a prendere 3-4 big. Il pubblico c’è, a San Siro l’atmosfera è incredibile: bisogna far sì che la squadra sia trascinata verso un risultato importante. Il Napoli ha un grande allenatore e inserirà pedine importanti su un telaio consolidato. Il Milan, che pure sembra indietro rispetto alle altre, ha avuto il merito di riportare al centro del villaggio un fuoriclasse come Maldini. Maurizio Sarri e Gigi Buffon, strana coppia a Torino? Probabilmente i dirigenti bianconeri hanno scelto il tecnico toscano convinti che possa avvicinarli alla Champions. Lo stesso chiodo fisso che riporterebbe a Torino Buffon. Conte ha una grandissima occasione: quella di farsi amare sportivamente dopo che è stato odiato visto il suo passato, oltre a farsi odiare dagli juventini. Ne ha i mezzi, perché è in un club importante, con una storia da rispettare, ha una grandissima società alle spalle, un’ottima squadra che porta 70mila persone allo stadio ogni partita. Ovunque è andato, ha dimostrato di tirar fuori il 100% per chi lavora per il proprio club. In questo è simile a Mourinho. Anche se sono due profili totalmente diversi: uno che è stato amato dalla gente, l’altro che deve farsi amare".
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