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Inter, senti Julio Cesar: “Nerazzurri da scudetto, Conte è un vincente. Razzismo negli stadi? Ricordo che a Messina…”

Le dichiarazioni rilasciate dall'ex portiere dell'Inter: "Conte come Mourinho? Niente paragoni, ma spero possa seguirlo"

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"Con Conte l’Inter resterà in tensione fino a fine campionato".

Parola di Julio Cesar. L'ex portiere dell'Inter, che ha vestito la maglia nerazzurra dal 2005 al 2012, è stato intervistato ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport': oggetto di discussione, anche le prestazioni offerta fin qui dalla squadra di Antonio Conte, reduce dalla vittoria conquistata contro il Milan in occasione della sfida valida per la quarta giornata del campionato di Serie A. Ma non solo...

"Conte come Mourinho? L'ho capito quest’estate quando l'ho conosciuto nella tournée asiatica e le prime partite stanno confermando la mia impressione. Conte è un vincente. Ma niente paragoni. Sono due grandi tecnici molto professionali. I tifosi adorano Mourinho perché ha fatto cose incredibili, spero che Conte possa seguirlo. Ho visto un’Inter bella, tosta e organizzata. Il Milan meno. Il lavoro di Conte sta venendo fuori alla grande. Lui è un tecnico che tende alla perfezione e i giocatori sembrano averlo capito. Non era scontato, è anche merito suo. Se si può pronunciare la parola scudetto? Dopo 8 anni sarebbe anche l’ora. Tanti avevano dubbi su Conte, forse per il passato juventino. Discorsi senza senso: è un grande professionista e la maglia non c’entra. È un top", sono state le sue parole.

DIFESA TOP E LUKAKU -"Singolarmente sono fortissimi. Se, come credo, riusciranno a fare reparto, saranno un blocco. In Italia si lavora tanto sulla difesa. Prima di dire che sono i migliori, però, devono vincere: servono i risultati, è il calcio. Handanovic il mio erede? Handa è uno dei tre più forti al mondo. Ha meno attenzione mediatica perché non è andato avanti in Champions, non ha avuto occasioni come altri. Ma chi lo conosce non ha dubbi. Lukaku? Ha il fisico bestiale e il senso del gol di un attaccante vero. Non è facile cambiare lingua, paese, calcio e abituarsi velocemente, mi sembra che ci stia riuscendo. Una persona positiva: con le sue parole ha anche dato una sberla con educazione ai razzisti da stadio".

RAZZISMO NEGLI STADI - "Domenica ho visto cose incredibili in Atalanta-Fiorentina: bravo l’arbitro a fermare il gioco"i miei tempi com'era? La situazione sembra migliorata. Ricordo a Messina quel giocatore (Zoro, ndr) che voleva lasciare il campo per i buu ed è stato convinto a restare dai compagni. Con le conoscenze di oggi non è possibile che ancora si discrimini per la pelle. È una sfida che il calcio sta combattendo da oltre vent’anni e che va vinta. Da Infantino in giù ci stiamo impegnando".

CHAMPIONS LEAGUE - "Fortuna che Borussia e Barcellona hanno pareggiato. Ma è la prima partita. Nessuno credeva alla mia Inter nel 2010, invece un gol di Sneijder ci qualificò quasi all’ultimo e poi abbiamo superato tutti i campioni nazionali: Chelsea, Cska, Barcellona e Bayern. Non è il miglior momento per il Barça oggi. Io ci credo: se si passa il turno la carica sarà incredibile. In Europa le italiano soffrono ancora un complesso d’inferiorità? Qualcosa c’è: non vengono più i campioni di una volta. Bisogna riconquistarli. Ronaldo alla Juventus è una spinta per tutti: attira l’attenzione, alza il livello del gioco", ha concluso il brasiliano.