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Inter-Juventus, Moratti senza freni: “Conte può puntare allo Scudetto, i bianconeri non hanno meritato nulla”

Inter-Juventus, Moratti senza freni: “Conte può puntare allo Scudetto, i bianconeri non hanno meritato nulla”

Inter-Juventus 2-0: l'analisi di Massimo Moratti

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Due a zero, è questo il risultato finale di Inter-Juventus.

Ieri sera, la formazione di Antonio Conte ha piegato i bianconeri imponendosi con il risultato di 2-0 nel match andato in scena alle 21.00 allo stadio “Giuseppe Meazza” di Milano. A decidere il match, le reti di Arturo Vidal e Nicolò Barella, che oltre ad interrompere la striscia di risultati utili consecutivi della "Vecchia Signora”, hanno permesso alla formazione nerazzurra raggiungere il Milan - impegnato questa sera contro il Cagliari -, in vetta alla classifica.

Sulla gara di San Siro si è espresso l'ex presidente dell’Inter, Massimo Moratti, che intervenuto ai microfoni di fcinternews, ha detto la sua sul derby d'Italia: “Devo dire che sinceramente che è stata una bellissima partita, soprattutto da parte dell’Inter. Storica perché giocata veramente bene, in un momento importante. Mi è piaciuta moltissimo. I giocatori sono stati molto bravi, come l’allenatore che ha messo in campo una squadra perfetta. Dopo la gara della Juventus a Milano contro il Milan c’era la paura certamente che i bianconeri ripetessero una prestazione simile. Ma credo che il gioco dell’Inter ieri lo abbia impedito. E comunque la Juventus non ha meritato nulla ieri. Se credo nello Scudetto? Sì, non se ne deve parlare con insistenza. Basta continuare a dire che stiamo puntando di essere tra i primi, ma io credo che quest’anno ci siano tutte le carte in regola per farlo. Dipende molto dal Milan e dalle altre squadre che non si riprendano così velocemente“.

Merito di Conte o dei giocatori? Entrambi molto bravi, alla pari. L’allenatore è stato molto importante, anzi importantissimo - ha proseguito l'ex numero uno dell'Inter -. Ha messo in condizione la squadra di giocar bene sotto l’aspetto tecnico e psicologico. E tatticamente mi è sembrata una partita perfetta. E i calciatori tutti bravi, non ce n’è uno a cui si possa imputare che avrebbe potuto dare di più. Mi dispiacerebbe se Suning vendesse? Moltissimo. Avevano e hanno tuttora le caratteristiche per poter portare avanti l’Inter. Io però non so assolutamente niente di quello che sta succedendo. Cambio nome e stemma? Le racconto questo. Quando ero appena diventato Presidente mi recai in Austria per una nostra partita. Sul cartellone dello stadio c’era scritto: ‘Inter Milan’. Andai a riferire al responsabile della squadra avversaria che bastava lasciare Inter. Così cancellarono Milan“, ha concluso Moratti.

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