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Inter-Juventus, Bastoni: “Derby d’Italia un’emozione. Ronaldo? Unico, ma dobbiamo fermarlo”

FC Internazionale v Parma Calcio - Serie A

Le dichiarazioni del difensore nerazzurro in vista della sfida tra Inter e Juventus

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Si affronteranno domenica sera a "San Siro", Inter e Juventus, nel big-match valido per la 18^ giornata di Serie A.

Una gara speciale per entrambe le compagini, in cerca di preziosi punti che potrebbero dare un'ulteriore slancio in chiave scudetto.A testimoniarlo sono le parole rilasciate ai microfoni di "Sky Sport" dal difensore Alessandro Bastoni, già carico in vista del derby d'Italia in programma domenica sera allo stadio "Giuseppe Meazza".

"È sempre una grande emozione. L'ho già giocata 3 o 4 volte, ma le sensazioni sono sempre le stesse: è un bigmatch ed è un onore giocarlo. La Juve vince da tanti anni, ma il nostro percorso è cominciato con l'arrivo di mister Conte l'anno scorso, vogliamo crescere e proveremo a metterli in difficoltà. Si gioca tanto e noi non stiamo guardando la classifica, proveremo a colmare il gap che ci ha separato. Juve favorita per lo scudetto? Sicuramente sì, visto che il loro è un dominio che dura da tanto. Fermare Cistiano Ronaldo? Se lo sapessi... serve un lavoro di gruppo contro una squadra forte, ma noi stiamo bene insieme e continuiamo a crescere".

Inevitabile la parentesi relativa alla cessione dell'Inter: "Le partite vengono decise dagli episodi e in questo momento molti stanno andando anostrosfavore. Detto questo, abbiamo alzato il nostro baricentro e siamo più aggressivi, per forza di cose concediamo qualcosa in più". Sulle voci di una cessionedelclub: "Non ci devono disturbare, questa è una grande società con dirigenti molto bravi che risolveranno tutto. Noi dobbiamo solo pensare al campo e a far bene, il nostro obiettivo è solo quello. Se le cose vanno bene in campo poi si sistema tutto il resto. È questa la nostra passione e speriamo che passi il messaggio".

Chiosa finale sul futuro: "È un campionato strano a causa dei tanti impegni, il nostro è un percorso continuo e pensiamo partita dopo partita, provando a vincerle tutte. Nazionale? In comune tra Conte e Mancini c'è la costruzione a tre e la voglia di conquistare subito la palla. Sono diversi, ma mi piacciono entrambi". Poi la chiosa è sul suo futuro: "All'Inter sto molto bene, così come a Milano. Sono in una grande società e sto bene, ma si vedrà col tempo. Tutto è cambiato in fretto, fino a poco prima ero a Parma, poi sono arrivato all'Inter che è una società gloriosa. Dopo il periodo iniziale ho cominciato a trovare spazio e devoringraziareConte, mi ha dato fiducia e buttato nella mischia, non era scontato. Sono sempre stato me stesso, facendo quello che ho imparato da bambino. Il mister ha visto queste cose in me e lo ringrazio. Non ha avuto paura di buttarmi in mezzo ai campioni anche in partite importanti. Voglio fare grandi cose”.