serie a

Inter, Conte: “Vietato porci limiti, ecco da dove ripartiremo. Gap con Juventus e Napoli? Può essere colmato, noi pronti a dare tutto”

FLORENCE, ITALY - NOVEMBER 12: Antonio Conte during the "Golden Bench" award at Centro Tecnico Federale di Coverciano on November 12, 2018 in Florence, Italy.  (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Le parole del nuovo tecnico dell'Inter, Antonio Conte, durante la conferenza stampa di presentazione

Mediagol93

L'Inter si prepara a ripartire da Antonio Conte.

L'attesa è finita, l'era di Antonio Conte è pronta ad iniziare: questo pomeriggio, nella nuova sede di Viale della Liberazione, la dirigenza nerazzurra ha presentato il nuovo tecnico. L'ex Juventus, ufficializzato lo scorso 31 maggio, è intervenuto per la prima volta in conferenza stampa a pochi giorni dall'inizio del ritiro a Lugano per fissare gli obiettivi in vista della prossima stagione spigando inoltre il nuovo progetto pensato per la nuova Inter.

"Ho scelto questo club perché abbiamo la stessa visione. Aspetto per me molto importante quando abbiamo parlato le prime volte. Voglia di vincere passando dal lavoro e dalla fatica. Ho riscontrato la stessa ambizione, la stessa voglia. La presenza del direttore Marotta è stato un incentivo. Mi conosce e io conosco bene lui. L'Inter è una delle società più importanti al mondo. Non mi pongo limiti. Se lo facessi creerei alibi per gli altri. Si è creato un gap enorme nei confronti della Juve, poi c'è anche il Napoli che con lavoro e serietà è rimasta lì. Sappiamo dove e come lavorare, ripartendo dalla voglia di dare il meglio, senza recriminazioni. Alla fine vedremo"

"Io top-player? Penso che i top player dobbiamo averli in campo - ha ammesso Conte -  l'Inter ha una buona base di partenza sulla quale costruire qualcosa di importante. Io dovrò dare un apporto notevole, come ho sempre fatto in passato. Sento una grande responsabilità nei confronti di chi mi ha scelto, nei tifosi. Sono pronto a prendermele in condivisione con i calciatori che andranno in campo. Oggi si parla tanto, noi invece dobbiamo lavorare e parlare poco. Dovremo essere bravi e feroci, oltre che concentrati sul nostro obiettivo. Vogliamo dare stabilità, necessaria per fare una stagione da protagonisti. Servono queste caratteristiche. Abbiamo l'obbligo di uscire dal campo ogni domenica con la famosa maglia sudata"

L'allenatore si è inoltre espresso su quanto possa incidere la sua presenza in questo club: "Non ho la presunzione di poter dare quel 10% in più. Lavoriamo tutti insieme, in modo coeso. Tutti possono dare quel 10% in più rispetto al passato. Io posso solo indicare la strada. Se qualcuno la pensa diversamente, è giusto che si faccia da parte. Confido nella capacità di questi calciatori. Vincere non sarà facile. Quando si lavora non sempre si è contenti. Noi dovremo essere, andremo a caccia dell'eccellenza. Sono emozionato. Riprendo il mio lavoro dopo un anno di attività. I trofei vinti dall'Inter fanno capire l'importanza del club nel mondo. Devono essere uno stimolo per tornare dove si era tempo fa". 

Conte si è poi espresso sugli obiettivi dell'Inter, soffermandosi inoltre sul gap con le altre squadre di Serie A: "Ho detto che devo avere la percezione di avere anche solo l'1% di possibilità di poter perdere. Il che significa che per il 99% puoi pure perdere. Mi piace l'idea di poter lavorare sulla prima percentuale. Ci sono squadre che negli anni si sono collaudate. Noi dovremo essere bravi a cercare di costruire in poco tempo. C'è un dato di fatto. La Juventus vince da anni, l'Inter si è qualificata in Champions all'ultima giornata nelle ultime stagioni. Nessuno ha la bacchetta magica, nessuno è un mago. Il gap esiste e dobbiamo provare a colmarlo. Non deve però essere un alibi, tale per cui si approccia alle partite in modo arrendevole. Noi alla Juve, nel 2011, abbiamo vinto il campionato contro grandi squadre. Al Chelsea abbiamo vinto la Premier dopo un undicesimo posto. In Nazionale abbiamo eliminato una fortissima Spagna e giocato fino alla fine contro la Germania. C'è da lavorare tanto, nulla è impossibile, daremo tutto".