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Inchiesta Procura di Caltanissetta, sospesi Giammarva e il giudice Sidoti: emerge una nuova e pesante accusa…

Notizie poco confortanti in casa rosanero: le motivazioni dietro alla sospensione del Giudice Giuseppe Sidoti e dell'ex presidente del Palermo Calcio, Giovanni Giammarva

Mediagol97

Notizie poco confortanti in casa rosanero.

Il Giudice della sezione fallimentare del Tribunale di PalermoGiuseppe Sidoti e l'ex presidente del Palermo Calcio (nonché commercialista) Giovanni Giammarva, sono stati entrambi sospesi dalle rispettive professioni su ordinanza del GIP di Caltanissetta, nell'ambito dell'inchiesta della Procura nissena per fuga di notizie nel corso dell'iter fallimentare imputato al club di Viale del Fante.

Ad eseguire le misure cautelari interdittive sarebbe stato il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, mentre ulteriori perquisizioni ed operazioni di vario genere sarebbero ancora in corso in questo momento da parte delle Fiamme Gialle. Secondo le disposizioni del GIP di Caltanissetta, al giudice Sidoti (uno dei magistrati del collegio che disse di no al crac della società rosanero) è stata notificata la sospensione di un anno dall'esercizio delle funzioni e la stessa misura è stata imposta a Giovanni Giammarva, sospeso inoltre dall'Albo dei curatori fallimentari.

Le accuse che emergono dalle ultime indiscrezioni, però, ora si fanno veramente pesanti, in particolare una: i PM nisseni, difatti, sarebbero giunti alla conclusione ed avrebbero così sostenuto come il "no al fallimento" si sarebbe in realtà trattato di una sentenza pilotata frutto di uno scambio di favori, rafforzando in tal modo le accuse a vario titolo già presenti di concorso in corruzione, abuso d'ufficio e rivelazione di notizie riservate.

Le misure interdittive contro Sidoti e Giammarva - già informati della proroga delle indagini nei giorni scorsi - fanno seguito alle indagini scaturite da un'intercettazione telefonica tra l'avvocato Francesco Paolo Di Trapani ed il patron del club siciliano Maurizio Zamparini, poi 'girata' dalla Procura di Palermo a quella di Caltanissetta. Lo stesso avvocato Di Trapani, tramite le parole del proprio legale Ninni Reina, nei giorni scorsi ha respinto con fermezza tutte le accuse.

Di Valerio Cracchiolo