serie a

In Ungheria oggi si riparte, Lanzafame: “Troppa attesa, l’Italia sbaglia. Belgio, Olanda e Francia, scelta giusta”

"Penso che in ogni caso il governo, anche per quel che riguarda lo sport, avrebbe dovuto essere più solido, deciso e chiaro"

Mediagol92

"Oggi torniamo in campo per la semifinale di Coppa. Ci stiamo preparando al meglio, non vedo l'ora di ricominciare".

Davide Lanzafame non sta nella pelle, la voglia di tornare a giocare è tanta. L'ex attaccante di Juventus, Parma, Palermo e Catania, oggi all'Honved (Ungheria), intervistato da Il Giornale ha raccontato: "Nessuna paura. Siamo felici, ci stiamo allenando. Anche perché qui di fatto il lockdown totale non c'è mai stato e sono già stati riaperti da giorni piscine, bar, ristoranti, seppur con precauzioni e distanze di sicurezza".

L'Ungheria non è stata pesantemente colpita dal virus come altri paesi, ma naturalmente tutti i calciatori verrano sottoposti a tampone: "Due test a settimana per tutti i calciatori e lo staff, l'ultimo dei quali deve arrivare tra le 48 e le 24 ore di prima della partita. Se poi qualcuno viene trovato positivo, finisce in quarantena. L'Italia è stato uno dei Paesi più colpiti e sta vivendo una situazione molto diversa, ma penso che in ogni caso il governo, anche per quel che riguarda lo sport, avrebbe dovuto essere più solido, deciso e chiaro".

Per Lanzafame in Italia, per quanto concerne il calcio, c'è stata troppa incertezza: "Preferisco le strade scelte da Belgio, Olanda o Francia, dove hanno capito che non avevano mezzi per ripartire e hanno chiuso anticipatamente i tornei. Tentennare, aspettare, rimandare non è un modo corretto di procedere. Crea insicurezza in tutti, soprattutto negli atleti. Se ci sono gli strumenti adatti si riparte, altrimenti si aspetta con prudenza settembre".

Infine, l'attaccante 1987 ha concluso parlando del suo futuro: "Se mi è mai venuta voglia di tornare in Italia? Mi trovo benissimo a Budapest. Mi sento apprezzato e valorizzato. Ho vinto due campionati qui, ora sono capocannoniere e puntiamo alla Coppa nazionale. L'Italia è un grande Paese che porto nel cuore, ma ci tornerò soltanto quando la mia carriera da calciatore sarà terminata".