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Il vecchio Palermo e il collegio sindacale, il commercialista La Croce: “Hanno depistato le indagini”. Daniela De Angeli…

"Costante ostruzione all’attività ispettiva finalizzata a rendere difficoltosa l’acquisizione degli elementi utili all’indagine e, con ogni probabilità, anche a favorire l’occultamento dei patrimoni dei responsabili del dissesto"

Mediagol92

"Il cda del vecchio Palermo e il collegio sindacale «hanno tentato di ritardare e depistare le indagini» dell’ispettore nominato dal Tribunale".

Apre così l'edizione odierna de Il Giornale di Sicilia parlando delle vicende legate all'U.S. Città di Palermo, società destinata al fallimento dopo la mancata iscrizione al campionato di Serie B. L'accusa del commercialista Giovanni La Croce, con la quale chiude la propria relazione, è di quelle pesanti.

Già nella relazione preliminare il commercialista era stato piuttosto chiaro e diretto, parlando di «truffa», per un danno di circa 16 milioni e diverse irregolarità «alle quali si deve aggiungere quella della costante ostruzione all’attività ispettiva finalizzata a rendere difficoltosa l’acquisizione degli elementi utili all’indagine e, con ogni probabilità, anche a favorire l’occultamento dei patrimoni dei responsabili del dissesto». Tanto che i sessanta giorni concessi dal tribunale, secondo La Croce, potrebbero essere utilizzati per «attuare manovre per tenere indenni i propri patrimoni da future azioni di responsabilità e/o recuperatorie». Il commercialista pacifica nella relazione che l'unica a facilitare il recupero della documentazione e fornire informazioni è stata Daniela De Angeli.