"Ci organizzeremo subito per far sì che la squadra possa allenarsi in tutta sicurezza. Noi ce lo auspicavamo, avevamo denunciato la disparità di trattamento tra sport individuali e sport di squadra".
serie d
Il Palermo torna in campo, ma la promozione potrebbe arrivare a tavolino. Sagramola: “Noi pronti a qualsiasi evenienza”
L'amministratore delegato del club rosanero: "Qualunque decisione, non potrà non tenere conto del merito sportivo"
Inizia così la lunga intervista rilasciata dall'amministratore delegato del Palermo, Rinaldo Sagramola, ai microfoni de Il Giornale di Sicilia. Il dirigente della società rosanero ha commentato la decisione del governo di far tornare ad allenare i calciatori nelle strutture dei club, con la limitazione di non lavorare in gruppo ma in maniera individuale: "Rispetteremo le misure previste e le distanze di sicurezza, ovviamente allo stadio, senza utilizzare gli spogliatoi né entrare in altri ambienti".
Chi vorrà quindi potrà tornare a lavorare sul terreno di gioco dello stadio Renzo Barbera: "Ci si può allenare a distanza di cinque o sei metri l’uno dall’altro il campo è 7.000 metri quadrati più il perimetro. Dobbiamo soltanto organizzarci per evitare assembramenti, ma si può arrivare alla spicciolata". Difficile che però il consiglio federale, che si riunirà venerdì, scelga di far ripartire il campionato: "Noi ci faremo trovare pronti per qualsiasi evenienza - ribadisce Sagramola - e anche qualora non si dovesse riprendere a giocare, faremo allenare la squadra in attesa di capire quando si ipotizzerà la ripresa delle attività, sebbene sia un esercizio complicato per tutti".
"Indipendentemente da tutta questa situazione, gli atleti non possono stare fermi per cinque mesi. Non sappiamo quando si riprenderà, né se si riprenderà, ma i giocatori non possono aspettare. È evidente che l’allenamento in casa non sia sufficiente per mantenere lo stato di condizione necessaria per la ripresa. Consiglio federale? Qualunque decisione, non potrà non tenere conto del merito sportivo. Non so se decideranno già dal prossimo consiglio federale o meno, ma quello che auspichiamo è che il merito sportivo sia la stella polare per ogni decisione", ha concluso Sagramola.
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