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Il libro dei ricordi di Caracciolo: “A Palermo c’era tutto per fare bene, ho sbagliato io. Van Basten e Baggio i miei idoli”

PALERMO, ITALY - FEBRUARY 28:  Andrea Caracciolo of Palermo (L) in action against Christian Brocchi of AC Milan during the match between Palermo and AC Milan at the La Favorita Stadium on February 28, 2007 in Palermo, Italy. (Photo by NewPress/Getty Images)

"Mi manca il campo, il mio lavoro. Mai come in questo momento, però, bisogna avere forza e spirito di sacrificio per uscire dalla crisi"

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"State in casa. Io abito in centro a Brescia ed in questi ultimi giorni quando mi affaccio vedo in giro troppa gente che ha mollato anzitempo, ma è sbagliato. Serve invece stare a casa e mostrare grande rispetto per i medici, gli infermieri, per tutte le persone che stanno lavorando al servizio della popolazione".

Questo l'appello rivolto a tutti da parte di Andrea Caracciolo. L'ex attaccante di Palermo e Brescia, oggi alla FeralpiSalò ha parlato nel corso di una diretta sul profilo Instagram ufficiale del club lombardo: "Mi manca il campo, il mio lavoro, come manca a tanti altri professionisti che hanno lavori diversi. Mai come in questo momento, però, bisogna avere forza e spirito di sacrificio per uscire dalla crisi. E torneremo tutti insieme al Turina".

A partecipare anche tanti supporter che hanno rivolto le loro domande all'Airone: "Giocatore più amato? Marco Van Basten, attaccante, elegante, fortissimo. Avevo il suo poster e quello di Roberto Baggio, con il quale ho avuto la fortuna di giocare a Brescia".

Caracciolo ha poi parlato di San Siro, ricordando la prima volte che scese in campo in uno degli stadi più belli d'Italia: "La Scala del calcio. La prima volta che vi ho giocato è stato in occasione dell’ultima gara di Baggio, contro il Milan. Un brivido, quando sono entrato ed era ancora vuoto. Poi sono tornato tante volte e spesso ho segnato, soprattutto contro l’Inter. Un gol che ricordo è quello di Inter-Novara 0-1...".

Caracciolo ha anche salutato i numerosi tifosi del Palermo che sono rimasti ancora legati a lui, nonostante la sua esperienza in rosanero non sia stata delle migliori: "Grande città, ho sbagliato io quei due anni, c’era tutto per fare bene", Infine l'Airone ha fatto una promessa al presidente della FeralpiSalò, Pasini: "Ricordo ancora l’entusiasmo il giorno del mio arrivo a Salò e da allora ho visto il club crescere in tanti settori. Per arrivare in B c’è ancora da fare, ma se riprenderemo, saremo tutti pronti per giocarci le nostre carte al meglio".