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Higuain scopre le carte: “Io, la Juventus e l’addio al Napoli, vi dico tutto. MLS? Rispondo così. Il mio erede…”

Il 'Pipita' si racconta a 360°, soffermandosi sul suo futuro

Mediagol93

A tutto Higuain.

Resta in bilico il futuro del numero 21 bianconero, Gonzalo Higuain: secondo alcuni rumors di mercato, vicino all'addio alla "Vecchia Signora". Nonostante l'argentino abbia ancora un anno di contratto con la Juventus, la sua avventura a Torino, potrebbe infatti essere già giunta ai titoli di coda. A parlare del suo futuro, durante un'intervista concessa a "Fox Sports Argentina", è lo stesso l'attaccante classe '87.

"Per adesso sto bene, riposo e penso. Il 24 tornerò ad allenarmi e ho ancora un anno di contratto, dovrò presentarmi in Italia. Poi vedremo cosa accadrà con il nuovo allenatore, perché sicuramente la situazione sarà diversa. MLS? Molti giocatori ci vanno e sarebbe bello. Ma ora sono alla Juve, vedremo".

Higuain si sofferma anche sul suo passaggio dal Napoli alla Juventus: "Non mi sento un traditore e non mi sono mai pentito di essere andato via da lì. Sono scelte che si fanno in carriera, per migliorare ed essere felici. Quanti giocatori sono passati dal Boca al River? O dal Barcellona al Real Madrid? O dall'Inter al Milan? Tipo Ronaldo o Pirlo. Lo ha fatto anche mio padre. A Napoli stavo bene, ho fatto il record di gol e cantavo e saltavo con loro. Ma quando ti chiama la Juve che fai, dici no? Andai lì per vincere la Champions League e per poco non ci siamo riusciti. Ritorno a Napoli? Ora con il Coronavirus posso tornarci, comprendo la faccia con la mascherina così nessuno mi riconosce".

Inevitabile la parentesi relativa all'eliminazione dalla Champions League arrivata agli ottavi di finale contro il Lione: "Il più grande club d'Italia non può essere eliminato dal Lione. I club francesi hanno avuto tanto tempo per preparare una sola partita, noi invece abbiamo giocato 12 gare in un mese e mezzo. A fine campionato eravamo stanchi. Il lockdown per me è stato terribile, a casa avevo anche una situazione difficile con mia madre. Tornare quello di prima non era facile. Dopo aver vinto il campionato mi sono sentito meglio, poi c'è stato il tonfo in Champions League. All'inizio è stato difficile, pensavo fosse una follia tornare a giocare. Ero sicuro che la vita fosse più importante dei soldi, ma hanno finito per vincere i milioni e il potere che ha il calcio".

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