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Globe Soccer, Ibrahimovic: “Io, Capello e la Juve. Milan-Tottenham in Champions…”

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Le dichiarazioni rilasciate da Zlatan Ibrahimovic al Globe Soccer di Dubai

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Profilo di assoluta caratura internazionale, l' ex attaccante di Juventus  Inter e Barcellona , Zlatan Ibrahimovic, oggi in forza al Milan dopo un inizio di stagione non particolarmente entusiasmante in ragione dei molteplici infortuni  rimediati, i scalpita per il ritorno in campo con la maglia rossonera. Ospite della 13esima edizione del Globe Soccer 2022 a Dubai, il campione svedese si è espresso su diverse tematiche.  Di seguito le sue dichiarazioni.

"I giovani che diventano forti da subito sono appannaggio di alcuni team importanti che hanno più soldi da spendere. Ma alla fine gli investimenti fanno crescere tutti - spiega -. I club che non hanno soldi devono lavorare diversamente, in modo più intelligente. Usare giocatori di esperienza per far crescere i giovani. Poi, chiaro, se sei il Psg metti in piedi un Dream Team". Sul Mondiale: "Difficile non esserci in Qatar. Probabilmente guarderò tutte le partite. O forse guarderò me stesso allenarmi". A livello personale, Zlatan ha sempre lo stesso entusiasmo: "La passione è quella che ti manda avanti. Ho 41 anni, se non avessi passione non sopravvivrei. Tutto va veloce, io devo lavorare sempre duro, allenarmi, recuperare. Passione, passione, passione. Quando perdi la passione perdi la disciplina. Il mio vero ispiratore è Mohamed Alì, ma se dovessi scegliere un giocatore come modello direi Ronaldo il Fenomeno, perché mi ha fatto appassionare al calcio".

CAPELLO -  "Mi ha fatto grande, ma mi ha anche rotto… Quando sono arrivato alla Juve, il primo giorno ero entusiasta di essere finalmente in una grande squadra. Vedo Capello e lo saluto, 'buongiorno Mister'. Lui sfogliava la Gazzetta dello Sport, e non alzò gli occhi e non mi rispose. E dopo 10 minuti ancora aspettavo… Ho imparato molto da lui, mi ha insegnato la disciplina".

CARRIERA - "Ho avuto la chance di giocare con e contro i migliori giocatori al mondo. Nei migliori club. Ho fatto di tutto per tirare fuori il meglio di me. Qualcuno dice che avrei potuto fare di più, ma quello che fatto ho fatto. Da piccolo ero competitivo? Certo. Perché essere solo bravo, se puoi essere il migliore".

MILAN - "Siamo cresciuti come squadra, Maldini e Massara hanno fatto un gran lavoro. Crediamo allo scudetto sempre, perché non dobbiamo crederci? Il Napoli sta facendo meglio, lo si vede dalla classifica, ma la seconda parte dell'anno è più importante della prima. La Champions è sempre difficile...la sfida col Tottenham? Non ci sono favoriti, devi star bene in quel momento".

 

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