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Ghirelli: “Riformare Lega Pro? Dico la mia. Basta violenza, sono vicino al capitano del Foggia”

Le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli

Mediagol40

Parola a Francesco Ghirelli.

Il presidente della Lega Pro è intervenuto questa mattina nel corso del webinar dal titolo "Lo sport ai tempi del Covid: criticità e prospettiva di ripartenza", eccezionalmente aperto a tutti e fruibile gratuitamente in diretta streaming, trasmesso sui social del giornale online Mediagol.it (Facebook, Twitch, YouTube e Periscope). Un evento organizzato dalla Scuola Palermitana di Diritto Sportivo presso il Dipartimento Scienze Politiche e delle relazioni internazionali – DEMS dell’Università degli Studi di Palermo.

Di seguito, le sue dichiarazioni.

"Riformare la Lega Pro? Va ridotto il costo del lavoro dato che è la voce che incide di più nei bilanci. Vanno introdotti step nuovi come l'apprendistato che favorisca la formazione dei calciatori. C'è tanta dispersione scolastica perché a volte non possono frequentare quando giocano il sabato sia in trasferta che in casa, c'è quindi il rischio di un allontanamento. La famiglia non dà un contributo significativo nell'aiutare il ragazzo per quanto riguarda la sua formazione scolastica. Nel momento in cui vede che il suo ragazzo indossa una maglia di Serie C pensa che il suo unico sogno sia quello di vedere la sua carriera nel calcio, un errore clamoroso. L'acquisire il nuovo strumento dell'apprendistato spinge il sistema calcio ad un rapporto completamente diverso. Importante ridurre magari il programma per il ragazzo così da evitare dispersione scolastica, altrimenti questi ragazzi quando arrivano a 27-28 anni rischiano di aumentare il numero degli sbandati non avendo un'istruzione. Dobbiamo avere ragazzi che giocano al calcio con un livello di istruzione alto, se hanno sviluppato questo sapranno come allenarsi meglio o come agire nella vita in generale. Ci battiamo anche per questo per avere l'apprendistato. Serve una riforma dei campionati, dal dopoguerra siamo stati l'unica lega a riformare i campionati. Siamo passati da 90 a 60 e raggruppare i club in una sola C eliminando la c2. Dobbiamo eliminare la violenza nel calcio e opporci in ogni caso, non possiamo pensare che ci siano atti come quello capitato all'ex capitano del Foggia che ha rischiato la vita. Il calcio non è questo, qualunque sia la motivazione questa gente deve andare in galera. Servono quei valori che fanno del gioco del calcio un'attrattiva. I controlli devono essere più stringenti e dare la possibilità di intercettare immediatamente chi cerca di non rispettare le regole".