Quando la lezione arriva dai più piccoli. Un gesto che è destinato ad ottenere la giusta e meritata ribalta mediatica. Uno schiaffo al razzismo dato dai Giovanissimi regionali della Fincantieri che, in occasione della partita contro il Città di Carini, ha deciso di scendere in campo con il volto colorato di nero.
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FOTO NO al razzismo e visi colorati di nero: ecco la protesta dei giovanissimi della Fincatieri
Un gesto che vale più di mille parole: ecco come i calciatori della Fincantieri hanno reagito ai cori razzisti indirizzati al compagno, il maliano Amara Touré.
Una presa di posizione nei confronti di un fenomeno sempre presente sui campi da calcio, anche se in minor misura rispetto al passato. "No al razzismo" e colore nero sulle guance e sulla fronte. Il perché di questo gesto? I calciatori dei Giovanissimi della Fincantieri ha voluto mostrare massima vicinanza nei confronti di un loro compagno: il 14enne Amara Touré, malese di nascita ma ormai palermitano d'adozione.
Una settimana fa Touré era stato protagonista e vittima di un episodio spiacevole e da deprecare assolutamente: sette giorni or sono, il maliano aveva subìto diversi cori razzisti in occasione del match contro il Dattilo (cori che erano costati alla società della provincia di Trapani un’ammenda, comminata dalla federazione, di 300 euro). Nella circostanza, lo stesso Amara Touré era stato espulso dal direttore di gara (due giornate di squalifica) e, perciò, ha dovuto saltare il match di ieri tra Fincantieri e Città di Carini. La sua presenza però era nei volti e nelle maglie dei compagni che con orgoglio hanno intonato uno slogano che vale più di qualsiasi altra morale. "Siamo tutti Amara". "In settimana – ha raccontato il mister della Fincantieri, Davide Santalucia, a PalermoToday – non si è voluto allenare. Già in passato è stato oggetto di insulti razzisti, quest’ultimo episodio ha turbato la sua tranquillità".
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