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Fontana-Mediagol: “Bel gioco? Non sopporto gli ex calciatori che teorizzano. A Palermo mi ha allenato Pergolizzi e vi dico…”

PALERMO, ITALY - NOVEMBER 15:  Alberto Fontana of Palermo and Amantino Mancini of Inter in action during the Serie A match between Palermo and Inter at the Stadio Renzo Barbera on November 15, 2008 in Milan, Italy. (Photo by New Press/Getty Images)

L'intervista esclusiva concessa dall'ex portiere di Inter, Palermo e Bari, Alberto Fontana, alla redazione di Mediagol.it

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Conciliare qualità del gioco ed importanza del risultato è sempre stata impresa ardua nel mondo del calcio.

Il Palermo di Rosario Pergolizzi è una squadra solida e concreta, capace, in virtù di equilibrio collettivo, esperienza dei senatori e qualità dei singoli, di primeggiare nel proprio girone di pertinenza in Serie D. La capolista del torneo non ruba certamente l'occhio dal punto di vista meramente estetico, ma sta rispettando le aspettative della vigilia ed è perfettamente in linea con gli obiettivi prefissati ad inizio stagione. I numeri sono decisamente dalla parte della formazione guidata da Rosario Pergolizzi, attualmente leader in graduatoria con sette punti di vantaggio sull'antagonista Savoia a nove giornate dal termine del campionato.

Sul percorso agonistico del nuovo Palermo targato Mirri-Di Piazza, si è espresso l'ex portere rosanero Alberto Fontana, nel corso di un'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it.

"Le critiche rivolte al Palermo in merito alla qualità del gioco? Vado un po' controcorrente e dico che non sopporto gli ex calciatori che parlano del bel gioco e teorizzano sul da farsi in veste di opinionisti. Loro che sono stati protagonisti sul terreno di gioco, sanno perfettamente che per giocare bene a calcio bisogna che sia predisposto anche l'avversario, sono molteplici i fattori che condizionano tipologia e qualità della prestazione fornita, non sempre si può conciliare il risultato con l'armonia e la bellezza del gioco. Quando non  sei in giornata devi portare a casa i punti, non puoi certo perderli per strada. Vincere giocando male o perdere giocando bene? Sfido ogni calciatore a rispondere con sincerità a questa domanda, vedo in giro troppa ipocrisia. Il calcio a volte è anche spettacolo mentre in altre occasioni il gioco stenta ad arrivare. Io guardo la sostanza, vincere non è mai facile in qualsiasi categoria, la cosa importante è tagliare il traguardo e quando ci riesci hai sempre ragione. Il Palermo è primo in classifica ed in linea con gli obiettivi stagionali. Io sono un pragmatico, l'importante è vincere, ricordiamo che la Francia ha vinto i Mondiali non giocando benissimo e il Liverpool la Champions League senza brillare troppo sul piano squisitamente estetico. Saluto Pergolizzi che ho avuto per un breve periodo come allenatore, venivamo da una stagione particolare perché dopo un girone d'andata pazzesco dove ci giocammo il primo posto con l'Inter fino a Natale, subimmo l'infortunio di Amauri che purtroppo ci tagliò le gambe e ci tarpò le ali. . Rosario prese il posto di Guidolin è seppe farsi voler bene, ho un bellissimo ricordo di lui e gli faccio un grosso in bocca al lupo. Ha avuto la capacità di entrare in uno spogliatoio importante con lealtà, trasparenza ed in punta di piedi.  Questa non è una cosa scontata o una dote comune a tutti, per questo motivo ha guadagnato la stima e la fiducia di noi calciatori fin da subito".