serie d

Floriano: “L’avversario oggi non è il Savoia, se seguiamo le regole possiamo superare l’emergenza”

"Mi sono iscritto all’ultimo anno, on line, per diplomarmi in Amministrazione, finanza e marketing, vedo di affrettare i tempi"

Mediagol92

"L’avversario oggi non è il Savoia ma un momento assai delicato per tutta l'Italia".

Inizia così la lunga intervista rilasciata ai microfoni de Il Corriere dello Sport dall'attaccante del Palermo, Roberto Floriano. Il campionato è fermo a causa dell'emergenza coronavirus e non si sa ancora quando riprenderà effettivamente, visto che la diffusione del virus nelle ultime settimane è aumentata a tal punto da portare il governo a prendere delle misure più stringenti: "Si parla di contagi in aumento. Vivo in famiglia, preoccupato per quello che potrebbe succedere. Convinto però che si possa superare l’emergenza, seguendo rigorosamente ogni regola".

L'ex esterno d'attacco del Bari passa la maggior parte delle sue giornate in famiglia: "Sto con Stefania, mia moglie, e Sofia che ha tre anni. I miei genitori abitano a Legnano: ho raccomandato loro di non uscire e di non sottovalutare la situazione anche perché si trovano nella zona più critica e hanno un’età per cui bisogna stare attenti, soprattutto la mamma che è sofferente. Ci sentiamo spesso anche con mio fratello Dario. Sono sereni. Però, ho parlato con tanta gente che ha paura. Paragone con la guerra? Guerra diversa, ma ci sta".

I rosanero fino a ieri si sono allenati, ma a partire da oggi la formazione di Pergolizzi si fermerà per sette giorni: "Con mia moglie, facciamo provviste per una settimana. La prima cosa appena sveglio? Il termometro. Un obbligo. Con Stefania, parliamo della giornata, coccole per la bimba, televisione per le notizie, un riposino, un paio di serie tv e studio. Mi sono iscritto all’ultimo anno, on line, per diplomarmi in Amministrazione, finanza e marketing, vedo di affrettare i tempi".

Per Floriano queste situazioni possono cambiare la carriera e la vita: "Bisogna avere senso di responsabilità. Ai nostri nonni hanno chiesto di andare in guerra, a noi di stare sul divano. Non credo sia così terribile. Basta con la disinformazione. Dobbiamo guardarci dentro e non comportarci da egoisti".