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Fiorentina-Atalanta, Gasperini: “Figlio di di p****a? Mia madre ha fatto la guerra e questi deficienti…”

Le dichiarazioni del tecnico dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini, a margine del ko rimediato in casa della Fiorentina

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L'Atalanta cede sul campo della Fiorentina.

La Viola conquista i quarti di finale di Coppa Italia battendo con il risultato di 2-1 la formazione di Gian Piero Gasperini, nella sfida andata in scena questo pomeriggio al "Franchi". I gigliati, in gol con Cutrone e Lirola, incontreranno l'Inter nel prossimo turno. Un ko commentato proprio dal tecnico dell'Atalanta, intervenuto ai microfoni di "Rai Sport" al triplice fischio.

"La squadra oggi mi sembrava affaticata, non ha recuperato dopo Milano. Andavamo qualche marcia sotto, e nonostante questo abbiamo avuto la possibilità di vincere, ma la Fiorentina aveva più energie di noi. Nel primo tempo abbiamo un po' ballato dietro, la partita di Caldara però è stata positiva. Nel secondo tempo abbiamo sbagliato gol abbastanza facili. Dopo il pareggio e l'espulsione di Pezzella sembravamo poter vincere, ma ci sono mancate le energie. La Fiorentina ha voluto vincere di più. Gomez e Ilicic sono entrati nella ripresa, non è questione di un giocatore o due. Anche nel primo tempo abbiamo avuto opportunità, come la clamorosa traversa di Pasalic, mentre nella ripresa siamo solo stati attenti dietro. Mi danno tantissimi meriti, ma vanno distribuiti anche con società, ambiente e giocatori. Oggi ci deve insegnare che dobbiamo sempre essere al meglio delle nostre possibilità, altrimenti anche quando hai la sensazione di averne di più puoi uscire. Caldara non gioca da tanto, l'ultima in campionato l'aveva fatta con noi... Si allena da due mesi, l'ho visto bene e oggi ha fatto una buona partita, pur nelle difficoltà della squadra".

L'allenatore si è poi espresso sugli obiettivi stagionali della squadra: "Cerchiamo di stare dentro tutti. Per quanto la Coppa Italia cada alla vigilia di partite difficili, abbiamo comunque voluto rispettarla e provato a passare il turno. A fine andata siamo quarti, è una posizione fantastica per noi e credo che potremmo ripeterci. La Champions è una ciliegina a parte... Uscire in questo modo ci dispiace, avevamo creato i presupposti per superare il turno anche in una giornata di difficoltà".

Successivamente, il tecnico ha risposto in modo duro al pubblico di Firenze che durante il match lo aveva insultato: "Figlio di p..."? Non ho mai insultato nessuno. Ero motivato al massimo per la mia squadra e mi hanno gridato più volte "Figlio di p...". Mia madre ha fatto la guerra per dare diritto di parola a questi deficienti: loro sì che sono dei figli di p... Non lo accetto: questa è cafonaggine e maleducazione".