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Figc, Gravina dopo le dimissioni di Miccichè: “Spero torni sui suoi passi, dal 3 dicembre Mario Cicala sarà commissario ad acta”

Il presidente Federale ha detto la sua in merito alla dimissioni di Gaetano Miccichè che solo due giorni fa ha deciso di dimettersi dalla carica di presidente della Lega

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Gabriele Gravina torna sulle dimissioni presentate dal presidente della Lega, Gaetano Miccichè.

Il massimo dirigente della Figc è tornato a parlare dell'improvvisa scelta di Miccichè che nel pomeriggio di martedì 19 novembre ha deciso di lasciare la propria carica senza dare delle spiegazioni esaurienti. A margine del Consiglio Federale, svoltosi nella giornata odierna, Gravina ha ammesso di credere in una sorta di dietro-front dell'ormai ex presidente della Lega.

"Oggi abbiamo affrontato i due punti all'ordine del giorno. Il primo relativo ai prinicipi informatori delle leghe dando delle linee guida come chiesto dal Coni. Ci riserviamo di evidenziare delle criticità che destano non poche preoccupazioni. Faremo presente questi problemi e troveremo una soluzione. C'è grande amarezza e condivisa dal Consiglio Federale per le dimissioni di Gaetano Micciché. Fino a Palermo abbiamo avuto un bellissimo incontro e affrontato il tema con il presidente Micciché al quale avevo proposto, non avendo io ravvisato estremi di conflitti di interesse, una procedura di autotutela con l'apertura delle schede della sua votazione. Micciché ha fatto le sue scelte, ma spero torni sui suoi passi. Alla luce però di queste comunicazioni ho proposto alla Lega, non in forma di conflitto e competizione nei confronti dell'AD di A, di convocare un'assemblea senza indugio e che è in programma il 2 dicembre. Non vogliamo creare rapporti di invasione nella Lega. Qualunque sarà l'iter non ci sarà mai da parte mia la disponibilità nel ricoprire la carica di commissario. Dunque ho proposto la nomina di Mario Cicala come commissario ad acta a partire dal 3 dicembre solo qualora non ci fosse un elezione il giorno prima. Micciché può tornare sui suoi passi? Il mio è un auspicio per la persona e per il ruolo. La possibilità c'è, ma non dipende da me, ma dalla sua volontà. Credo sia più legata a una valutazione di tipo personale".

Il presidente della Federazione ha poi toccato un tema che al momento sembra tenere banco in diversi paesi europei: il razzismo. La Serie A vuole lottare questo fenomeno negativo che, a distanza di anni, si è ripresentato in modo veemente dentro e fuori gli stadi.

"Rafforza il nostro percorso ed è un altro deterrente importante. Tutto ciò che combatte il razzismo è ben accetto. Aspetto un tavolo con con il Ministro la prossima settimana. Da domani sera avremo tutti gli elementi per il nostro progetto".

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