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Ferrero querela Mirri. L’avvocato: “Nostra offerta superiore a quella del patron rosa”

Ferrero querela Mirri. L’avvocato: “Nostra offerta superiore a quella del patron rosa”

Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, non ha affatto gradito le dichiarazioni rilasciate da Dario Mirri ad "Amici Rosanero" e, pertanto, ha deciso di querelare l'imprenditore palermitano

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Ferrero querela Mirri.

"Io non vedo l'ora di andarmene! Il mio desiderio è tornare a fare il tifoso e ora direi 'Ma chi me l'ha fatto fare?'. Sono rimasto solo. Ho chiesto al sindaco di pubblicare le offerte di Ferrero e degli altri partecipanti per dimostrare che ho acquistato il Palermo con merito. L'autorizzazione dai diretti interessati però non è stata data. Ed io so che non hanno dato quest'autorizzazione perché non c'era nessuna offerta o progetto".

Queste erano state le forti dichiarazioni del patron rosanero emerse dall'incontro con Amici Rosanero, tifosi-azionisti del club di Viale del Fante. Parole che non sono affatto piaciute al presidente della Sampdoria che ha, pertanto, deciso di querelare il noto imprenditore pubblicitario palermitano. "E' il secondo procedimento avviato da Ferrero nella questione relativa all'assegnazione del titolo sportivo del <<nuovo club>> rosanero. Il primo, presentato al Tar di Palermo, è ancora fermo e non è stata fissata alcuna udienza a quasi due anni dalla presentazione del ricorso", si legge sul Gds.

L'avvocato di Massimo Ferrero, Sergio Scicchitano, si è così espresso sulla focosa quaestio: "Innanzitutto, da quello che leggo, Mirri dovrebbe spiegare in cosa sarebbe consistita la furbata del sindaco Orlando. Poi trasecolo quando dice di auspicarsi che il sindaco pubblichi tutte le offerte presentate dagli altri partecipanti al bando. Come se noi non l'avessimo fatta, un'offerta. Ovviamente, se non commettessi una serie di violazioni, le renderei pubbliche subito. Che lui inviti il sindaco a fare uscire la nostra offerta, rispondo magari. Mi sentirei quasi di accompagnare questo suo desiderio, anche perché il motivo di doglianza è proprio sui contenuti delle offerte. Noi abbiamo sempre sostenuto che la nostra fosse di gran lunga superiore a quella di Mirri. Può dire che la sua sia migliore, ma non che la nostra non ci fosse", si legge sul Giornale di Sicilia.

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