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Fallimento Palermo, slitta la decisione: Zamparini offre 10 milioni. L’amministratore giudiziario: “La richiesta di concordato…”

BAD KLEINKIRCHHEIM, AUSTRIA - JULY 14: President of Palermo Maurizio Zamparini during pre-season training camp on July 14, 2017 in Bad Kleinkirchheim, Austria.  (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

"Se dalla riunione di domani (oggi, ndr) non usciranno elementi chiari in favore, invierò subito al collegio la revoca della richiesta di concordato"

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Dal tribunale.

"Stavo revocando la richiesta di concordato dopo aver accertato che la gestione del club riconducibile ad Arkus aveva distratto un'ingente somma dal club in favore di una società di cui Tuttolomondo è socio, quando è arrivata la mail della famiglia Zamparini con l'offerta di 10 milioni da versare per scongiurare il fallimento".

Esordisce così l'amministratore giudiziario dell'US Città di Palermo, Giovanni La Croce parlando delle vicende che attanagliano l'ex club di viale del Fante. Ieri il tribunale fallimentare ha deciso di dare alcuni giorni di tempo ai tecnici per comprendere meglio l'offerta fatta pervenire dalla famiglia Zamparini, 10 milioni di euro cash. Due le ipotesi, il fallimento o l'adesione al concordato. Intervistato da La Repubblica il commercialista milanese ha poi proseguito: "A quel punto è stato informato il collegio fallimentare che ha sospeso la decisione per consentirci di analizzare la nuova situazione".

La Croce quest'oggi arriverà a Palermo per discutere sulla vicenda, una riunione in cui saranno presenti tutte le parti in causa: "Saranno dieci ore di totale immersione nei bilanci e nei documenti dell'Us Città di Palermo per capire se un'ipotesi di concordato è finanziariamente sostenibile alla luce dell'ultimo colpo di scena, la disponibilità della famiglia Zamparini di immettere nelle casse della società dieci milioni di euro. Se dalla riunione di domani (oggi, ndr) non usciranno elementi chiari in favore, invierò subito al collegio la revoca della richiesta di concordato", ha concluso l'amministratore giudiziario.