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Diamanti: “Orgoglioso di essere italiano, Bologna nel mio cuore. Futuro? Ho qualche idea”

"Sono uno che vive di emozioni e adesso giocare mi emoziona ancora. Tra due mesi avrò 37 anni. Finché il fisico regge, gioco"

Mediagol92

"Il calcio mi manca come a tutti. Penso sia una cosa comprensibile. Però adesso dobbiamo rispettare le regole, fare le cose che ci vengono dette. Ne usciremo sicuramente provati, ma più forti".

Inizia così la lunga intervista rilasciata ai microfoni de Il Corriere dello Sport da AlessandroDiamanti. L'ex attaccante di Bologna, Palermo e Livorno milita attualmente nella formazione australiana del Melbourne ma naturalmente segue con estrema attenzione quanto sta avvenendo in Italia: "Ho visto cosa sta succedendo a Bergamo, Brescia. Lì ho tanti amici. Due settimane fa anche qui si scherzava, la cosa non era presa su serio. Io dicevo occhio, in Europa sta succedendo un casino. In Italia è scoppiato tutto. Poi gli stessi discorsi sono arrivati anche qui. Il primo ministro ha parlato di social distance, hanno chiuso Bondi Beach, e anche altre spiagge. Non è facile responsabilizzare la gente".

Diamanti ha anche giocato in Cina, paese che è riuscito a superare l'emergenza coronavirus: "In tre mesi e con regole ferree hanno sistemato la cosa. Qualche giorno fa ho sentito Cannavaro. Lui sta a Guangzhou. Stanno tornando alla normalità. Ci vorrà del tempo, ma la strada che hanno tracciato è quella giusta".

Il classe 1983 ha poi parlato del Bologna, squadra in cui ha giocato per ben tre stagioni: "Sono in contatto con tanti amici, magazzinieri, dipendenti dell’ufficio. Sono uno del popolo. Ho sentito Marco (Di Vaio, ndr). Sono molto legato a Bologna anche se sono passati diversi anni. Se tornerei in un ruolo diverso? Penso solo a giocare a pallone. Qui a Melbourne c’è un bel progetto. Dopo Livorno potevo farmi un altro anno in A. Perché qui? Volevo fare un’altra grande esperienza, l’Australia mi sta dando tanto. Finché sto bene fisicamente voglio continuare a giocare".

Impossibile riuscire a decifrare quali siano gli obiettivi per il futuro di Alessandro Diamanti: "Ho qualche idea ma me le tengo per me (e ride, ndr). Sempre qualcosa nel calcio. Sono uno che vive di emozioni e adesso giocare mi emoziona ancora. Tra due mesi avrò 37 anni. Finché il fisico regge, gioco".

Infine, Diamanti ha concluso soffermandosi nuovamente sulla crisi sanitaria: "Come ne usciremo? Spero con più attaccamento al nostro Paese. Sono in Australia da otto mesi, ma non mi sono mai sentito così orgoglioso di essere italiano. C’è molta gente con i genitori italiani, arrivati dalle ondate delle seconde generazioni. Qualcuno parla più dialetto che italiano. I primi tre o quattro giorni mi hanno tempestato di messaggi, anche trecento, quattrocento messaggi: 'Se ti serve qualcosa mia nonna è napoletana e fa un sugo buonissimo', 'Se non trovi l’hotel ti ospito a casa mia'. Cose del genere. Dette con il cuore. Forse in Italia questo spirito l’avevamo un po’ perso. Invece siamo un popolo bellissimo e pieno d’orgoglio".