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Di Piazza: “Sei vittorie su sei? Ne ero certo. Il merito va a Mirri, Sagramola e Pergolizzi”

L'intervista al vicepresidente del club rosa, Tony Di Piazza: "Accordo con Mirri? Nel futuro si vedrà, ma se tutti rispettiamo i patti, non ci sarà bisogno di cambiare nulla"

Mediagol97

Dobbiamo solo pensare a vincere e tornare subito in Serie C, poi si penserà al resto

Con queste parole si apre l'intervista concessa da Tony Di PiazzaIl Giornale di Sicilia. Il vicepresidente del Palermo, intervenuto ai taccuini del noto quotidiano regionale, ha discusso di diversi temi relativi alla rinascita del club rosanero, soffermandosi in particolare sull'ottimo avvio di stagione della formazione guidata da mister Rosario Pergolizzi in Serie D e sulla proficua collaborazione con la famiglia Mirri. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall'imprenditore italo-americano su questi ed altri temi concernenti la società siciliana.

Sei vittorie in sei partite: anche a distanza, si sarebbe mai aspettato un inizio del genere?

"Ero sicuramente fiducioso, in un certo senso direi che ne ero quasi certo, perché tutti ritenevamo che la squadra dovesse tirarsi fuori il prima possibile da questo pantano della Serie D, che non ci appartiene. Per questo è stata costruita una squadra forte, che potesse essere dominante. Anche se sei vittorie su sei, magari, potevano non essere prevedibili".

In queste vittorie c'è l'impronta del lavoro di Pergolizzi: prima del ritiro di Petralia, aveva avuto modo di conoscerlo?

"Sarò sincero, non lo conoscevo, ma sta facendo un lavoro eccellente. Lui, come Sagramola, in poco tempo ha messo su una squadra veramente competitiva. Il merito va a loro, oltre che a Mirri".

A proposito di Mirri, col presidente sembra che vada tutto a gonfie vele: questa «comproprietà» è una soluzione a lungo termine?

"Tra noi sta andando tutti molto bene, ma d'altronde la scelta di condividere con lui questo mio coinvolgimento è stata mia. Inoltre stanno facendo tutti un buonissimo lavoro, non potrei essere più contento. C'è un accordo tra me e la famiglia Mirri e per ora va bene così, col 60% a loro e il 40% a me. Nel futuro si vedrà, ma se tutti rispettiamo i patti, non ci sarà bisogno di cambiare nulla".

Palermo ha risposto alla rinascita con un pubblico da record, a New York come state vivendo questa ripartenza?

"Anche qui negli Stati Uniti, sembra che ci sia più attaccamento ora rispetto agli anni della Serie A. Ricordo anche la scalata del 2004 con Zamparini e per quanto ci fosse un gran fervore, quest'anno vedo qualcosa di diverso. Per la rinascita c'è una passione che prima, francamente, non vedevo. Questo mi rende orgoglioso, perché spingiamo la squadra anche da oltreoceano".