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Di Donato-Mediagol: “Palermo, ecco come si vince la D. Pergolizzi? Ho la mia idea. Un futuro in rosanero…”

Le dichiarazioni rilasciate da Daniele Di Donato, ex centrocampista del Palermo ed attuale tecnico dell'Arezzo, in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it

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Parola a Daniele Di Donato. La carriera di allenatore dell'ex calciatore rosanero è partita certamente con il piede giusto.

Alla guida dell'Arzignano ha centrato la promozione dalla D alla C alla sua prima vera stagione nelle vesti di tecnico.

Ex centrocampista, con alle spalle quattro stagioni al Palermo (dal 2000 al 2004) e ben 133 presenze collezionate tra Serie C1 e Serie B, arricchite da quattro reti e dalla fascia di capitano al braccio. Nel 2014 Daniele Di Donato ha appeso le scarpette al chiodo, divenendo il terzo giocatore per numero di presenze in cadetteria, ma è rimasto all'interno del mondo del calcio, per alimentare in un nuovo e stimolante ruolo la sua grande passione.  Dopo il trionfo nel campionato di serie D al suo esordio assoluto in panchina con l'Arzignano, da luglio scorso, infatti, Di Donato siede sulla panchina dell'Arezzo che milita nel girone A del campionato di Serie C.

Intervenuto in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it, l'ex Palermo, che secondo alcuni rumors quest'estate era tra i candidati papabili a guidare il nuovo corso rosanero dalla panchina del nuovo club targato Mirri-Di Piazza, ha parlato delle sue ultime esperienze professionali e ha detto la sua in merito al percorso in Serie D dei siciliani.

"Che tipo di allenatore sono? Credo molto nel lavoro, ma anche la passione fa la differenza. Il calcio è un gioco serio, ma è pur sempre un gioco e come tale deve essere interpretato senza assilli o ansie. In Serie D bisogna sempre essere in equilibrio, mentale e motivazionale,  a prescindere dai risultati, credere nel proprio percorso e cercare di sbagliare il meno possibile. Il Palermo ha trovato il giusto equilibrio in un momento difficile, in cui sarebbe potuto essere scalfito dalle critiche. Pergolizzi è stato bravo a mantenere questo equilibrio. La squadra è forte , ha avuto il suo momento di difficoltà ma ne è venuta fuori e adesso si trova in testa alla classifica. Quest'estate per la panchina era venuto fuori anche il mio nome, ma io avevo firmato già con l'Arezzo. Sono contento per Pergolizzi, perché sta facendo un bellissimo lavoro. Allenare il Palermo in queste categorie non è facile, perché è una squadra che tutti aspettano con il massimo degli stimoli in quanto corazzata del torneo. Avere 7 punti di distacco dalla seconda ad otto gare dal termine del campionato significa aver lavorato veramente bene. È doveroso fare i complimenti al mister rosanero. Il mio futuro? Io sono in scadenza contrattuale qui ad Arezzo e tifo Palermo, Pergolizzi merita di proseguire il magnifico percorso che si è costruito, ma mai dire mai nella vita. Arezzo? Sono ampiamente soddisfatto, siamo una squadra giovane e stiamo valorizzando molti ragazzi nel migliore dei modi. In una categoria come la Serie C, più fisica rispetto alla D, dare minutaggio ed esperienza ai giocatori diventa una cosa molto importante sul piano formativo. Abbiamo raggiunto la zona play-off e stiamo mettendo in vetrina molti diversi talenti di prospettiva molto interessanti in una piazza importante come Arezzo. Monza? È fuori categoria, è senza dubbio la squadra più forte della Serie C. Spendere 15 milioni di euro in questa categoria è una follia, ma se hanno questa possibilità giustamente la sfruttano. Il Monza ha tutto per fare il doppio salto,  basta dare un'occhiata a tecnico, management e proprietà per comprendere il livello delle sue ambizioni. Brocchi possiede già un'ottima squadra per la B e con qualche innesto oculato potrebbe puntare direttamente alla promozione in Serie A nella prossima stagione".